Tav sul Garda, Rolfi (LN): “La Regione non lasci soli i comuni del lago”

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“Il fatto che comuni interessati siano costretti a fornire osservazioni al progetto definitivo della TAV con soli 30 giorni di tempo rappresenta una modalità studiata ad hoc per impedire un esame approfondito, limitando così le necessarie osservazioni tecniche; si tratta di un metodo antidemocratico e non accettabile per un’opera di questa importanza.” Così Fabio Rolfi, vice capogruppo ed esponente bresciano del Carroccio in Consiglio regionale, sui progetti dell’alta velocità che interessano il lago di Garda.

“Per quanto mi riguarda intendo rilanciare con forza la richiesta fatta all’assessore competente e alla Giunta regionale di fornire assistenza ai comuni (che spesso dispongono di poche unità tecniche) relativa alle osservazioni da presentare in tempi così ristretti. Inoltre non si può trascurare l’allarme ambientale legato alle opere collaterali di realizzazione della TAV, prime fra tutte le cave di prestito necessarie per la svolgere i lavori, per le quali sono previste escavazioni molto ingenti che potranno arrivare, per singola cava, a oltre 2 milioni di metri cubi. A conti fatti si tratterà di un impatto devastante, capace di cambiare in modo tangibile il territorio, nonché la qualità della vita delle rispettive comunità locali, che certamente non può essere decisa da qualche progettista romano. Anche perché, come la storia insegna – chiosa Fabio Rolfi – è molto facile che le cave, in un momento successivo, diventino discariche.”

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