Nella mattinata di venerdì 3 ottobre alle 10, i Comuni di Brescia, Rezzato e Castenedolo si presenteranno uniti e determinati alla conferenza dei servizi convocata dalla Regione Lombardia per confermare la contrarietà alla realizzazione di una nuova discarica per rifiuti speciali non pericolosi e dell’annesso impianto di trattamento di rifiuti speciali non pericolosi nel Comune di Rezzato, in un’area situata al confine con Brescia a ovest e con Castenedolo a sud.
Sostanzialmente, la posizione sempre sostenuta dai Comuni si può riassumere nella contrarietà al progetto in ragione della permanenza di motivi ostativi collegati alla localizzazione dell’impianto e alle rilevanti criticità emerse nell’istruttoria tra le quali alcune importanti problematiche sanitarie e la significativa questione dell’affioramento della falda acquifera, non risolta nemmeno con l’integrazione presentata dalla ditta. A ciò si aggiungono le innumerevoli pressioni ambientali alle quali è sottoposta la zona sud-est della città a causa dell’attività estrattiva, della presenza di numerose discariche, delle arterie del traffico autoveicolare (Milano Venezia e tangenziale sud) e delle importati attività produttive ivi presenti (acciaieria, inceneritore, bitumifici ecc…).
Più in generale, il valore naturalistico e ambientale dei luoghi, nel cui ambito insiste anche il sedime della discarica Castella, è tale da consentire la realizzazione di un Pliss (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) e l’avvio delle procedure per la creazione in prospettiva di un Sic (Sito di Interesse Comunitario).
Io mi chiedo perchè a 10 giorni dalle elezioni provinciali gli iter autorizzativi di alcuni progetti procedano come se fosse ancora in carica la giunta provinciale Molgora al gran completo e con pieni poteri di indirizzo politico, nonostante molti suoi membri si siano dimessi mesi fa. Se qualcuno mi volesse rispondere gli e ne sarei grato.