La nuova provincia al voto il 12 ottobre, ecco il quadro

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Presidente e consiglieri della “nuova” provincia saranno eletti domenica 12 ottobre dalle 8 alle 20. Con la riforma Delrio i rappresentanti dell’ente non saranno più eletti direttamente dai cittadini, ma dai sindaci e dai consiglieri dei comuni bresciani. I grandi elettori saranno in tutto 2.596 e potranno esprimere un voto per un candidato alla carica di presidente e un voto per un candidato alla carica di consigliere. Le preferenze però non avranno tutte lo stesso peso: il meccanismo scelto è quello del voto ponderato. Ciò significa che i rappresentanti dei comuni demograficamente più grandi avranno un peso maggiore (un consigliere del Capoluogo “vale” un centinaio di volte il rappresentante di Irma). Gli eletti rimarranno in carica per i prossimi due anni e non più per cinque. Le competenze che sicuramente saranno assegnate alle nuove province sono: infrastrutture, edilizia scolastica, mobilità, territorio e ambiente. Poca certezza invece sulle altre, circa un centinaio, che dovranno essere suddivise tra Regione e Provincia.

Di seguito il quadro delle liste in campo e dei relativi sostenitori

LISTONE PD-FI-NCD-UDC. Partito democratico, Forza italia, Nuovo centrodestra e Unione di centro si presentano con un unica lista, frutto di una larga intesa coordinata dal partito di Renzi. Il listone comprende dieci candidati del Pd, tre di FI, due del Ncd e uno di Udc. Per il Partito democratico sono stati scelti tre consiglieri del Comune di Brescia (Fabio Capra, Alberto Martinuz e Laura Parenza), due consiglieri provinciali uscenti (Antonella Montini e Diego Peli), quattro sindaci (Antonio Bazzani di Bovezzo, Gianbattista Groli di Castenedolo, Rosa Leso di Desenzano e Andrea Ratti di Orzinuovi) e l’ex sindaco di Gardone Valtrompia, Michele Gussago. In lista per Forza Italia: il sindaco di Sirmione e coordinatore provinciale del partito, Alessandro Mattinzoli, Gianluigi Raineri (consigliere provinciale uscente) e Ninì Ferrari (consigliere comunale, che peraltro in Loggia ha scelto di non aderire al gruppo Fi ma a una civica). Per il Nuovo centrodestra: l’assessore provinciale uscente Mariateresa Vivaldini e il sindaco di Malonno Stafano Gelmi. Il vicesindaco di Bione, Graziano Venturi, sarà l’unico candidato per l’Unione di centro.Tutti per la presidenza della Provincia sosterranno il consigliere uscente del Pd, Pier Luigi Mottinelli.

LEGA NORD. Il partito del Carroccio ha scelto di correre da solo per le elezioni provinciali e per l’elezione del Consiglio. A motivare la decisione è il segretario provinciale Paolo Formentini che sottolinea il suo dissenso rispetto alle scelte di Forza Italia: “Ci saremmo aspettati che corressero con noi o che realizzassero una propria lista”. La Lega – ufficialmente – dà piena libertà di scelta ai suoi elettori: l’unica indicazione data è quella di sostenere un candidato della propria zona. Nella lista presentata, tra gli altri: Franco Claretti, Giovanmaria Flocchini, Camilla Gritti e Ettore Monaco.

CIVICA DI CENTRODESTRA. Altra lista che ha respinto l’ipotesi delle larghe intese è la “Lista civica Comuni in provincia”, nata dalla raccolta firme organizzata dalla Lega padana lombardia. La lista raggruppa i rappresentanti di diverse forze politiche (tra cui Fratelli d’Italia e la corrente peroniana di Forza Italia) e amministratori civici dell‘area di centrodestra . La scelta del capolista è ricaduta sul sindaco di Fiesse Chiara Pillitteri.

CIVICA DI CENTROSINISTRA. Anche la lista civica di centrosinistra “Area civica democratica” ha preso le distanze dal listone capeggiato dal Partito democratico. Vi aderiscono: Sinistra ecologia e libertà, Brescia per passione (lista Castelletti), il consigliere regionale eletto con la lista Ambrosoli Michele Busi (che per la presidenza voterà Mottinelli e per il consiglio sostiene il vicesindaco di Nuvolera Nicola Bianco Speroni) e alcuni amministratori civici di centrosinistra. Capolista della formazione il sindaco di Poncarale Giuseppe Migliorati.

MOVIMENTO 5 STELLE E ONOFRI. Il Movimento 5 stelle non sarà presente alle elezioni provinciali e lancia un appello a tutti gli amministratori affinché seguano la stessa linea. I grillini contestano la legge Delrio che considerano, per via del metodo elettorale, antidemocratica e anticostituzionale. Comunque il M5s non avrebbe potuto presentare una lista in autonomia a causa del basso numero di consiglieri: dieci a fronte dei 130 necessari. Anche Piattaforma Civica di Francesco Onofri non ha presentato alcuna lista: Onofri ha però dichiarato che sosterrà Pierlugi Mottinelli (Pd) per la presidenza e a Francesco Claretti (Lega Norda) per il consiglio.

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1 COMMENT

  1. ma scusate le province non dovevano essere annullate? Il solito inciucio dei partiti si dividono i conglieri im base al peso politico. Brava forza italia che candida la cogliera Nini Ferrari di lista civica . Fate schifo. Vergogna.

  2. Abolizione delle province: E alla fine si svelano gli altarini…altarini che in realtà erano chiari fin da subito. Non vorrei dirlo perchè non sono tipo da supporto preventivo e nemmeno da fiducia incondizionata a qualsivoglia partiti o movimenti vari, anche perchè tendenzialmente potrei ritenermi un anarchico, non tanto per una spiccata fiducia nel disordine quanto per una totale sfiducia nelle regole, che solitamente sono a beneficio di strette minoranze privilegiate e che soprattutto solitamente sono disattese proprio da coloro che le emanano; In ogni caso ripeto: non vorrei dirlo ma devo dire che, alla luce dei fatti, risulta sempre più chiaro che l’ unico "partito" che oggigiorno ha un po’ di credibilità è il movimento 5 stelle, pur con tutti i suoi limiti e la fortuna dovuti al fatto di essere relativamente "giovane".

  3. Sti partiti sono così mal sopportati ( e lo sanno)che hanno deciso di togliere il voto dei cittadini: via dalle province, via dal senato, via dalle preferenze, via dal governo, via dal parlamento (fiducie su fiducie). E la chiamano democrazia…si ma delle oligarchie e dei loro servitori!!!

  4. IL sinistroide che appesta il sito non ha niente da dire che il suo pd fa un bel listone con forza italia? certo che no….

  5. E` il cimitero degli elefanti. Politici e politicanti fuori corso , ovvero senza sostentamento economico, vengono “premiati“ dal loro partito…. Renzi il nuovo che avanza ahhahhhahhh….E dove erano il se. Corsini ed il sen. Mucchetti quando cèra da votare la fiducia sull`articolo 18???Coperti…a “guadagnarsi lo stipendio….Patetic i. Tutti, a destra e a sinistra. Il problema è che lo sberleffo e l`insulto sono superati…..Fanno TUTTI schifo!!!

  6. Giusto osservare, come fa qualcuno, che il tasso di credibilità complessivo della politica in questa tornata pseuso-elettorale è pari a zero. Non solo per l’indecente proposizione del listino "pizza quattro stagioni" (peraltro simbolo evidente e assai replicante del "renzismo"), ma anche per il fiorire delle liste pseudo-para-civiche da ridenominare liste-ciniche nel senso dello squallore della "poltrona ad ogni costo" in barba a qualsiasi effettiva rappresentanza democratica. Aspettiamo sempre più convinti l’assalto finale…al Palazzo d’Inverno.

  7. Piace giocare facile a questa politica truffaldona….seza voti popolari la democrazia è molto migliore !!!!! Proprio democratici questi del partito democratico..(figuri amoci gli altri!) Visto che ci siamo trovati bene togliamo il voto ai cittadini anche al senato…. Visto che ci siamo trovati bene togliamo il voto ai cittadini per la preferenze alla camera…. Visto che ci siamo trovati bene togliamo il voto ai cittadini anche per i governi….
    Visto che ci siamo trovati bene togliamo il voto ai cittadini anche per i parlamentari (voti di fiducia su voti di fiducia)….Visto che ci siamo trovati bene togliamo il voto all’Italia e diamolo ai banchieri della BCE……

  8. E poi dicono che non esiste la casta dei politici che ne inventa una al giorno per sistemare i sodali caduti dalla poltrona.

  9. per essere candidati si doveva per legge essere eletti nei consigli comunali, quindi ogni opinione è valida, ma per la prima volta i candidati si erano già sottoposti agli elettori ed erano pure stati votati.

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