Rifiuti, Cominelli (Pd): presentato l’emendamento per evitare sovraccarichi degli inceneritori

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“E’ un primo, significativo passo avanti per la modifica dell’art.35 del Decreto Sblocca Italia, la misura che di fatto impone il raggiungimento di saturazione del carico termico per gli impianti di recupero e incenerimento dei rifiuti urbani sul territorio nazionale.  Una misura che rischia di compromettere dal punto di vista ambientale la situazione di molti territori italiani, fra i quali quello bresciano, che secondo le nuove disposizioni potrebbe arrivare ad un carico di oltre un milione di tonnellate annue di rifiuti da smaltire”, così commenta la deputata bresciana del Pd Miriam Cominelli, membro della Commissione Ambiente della camera e prima firmataria dell’emendamento per la modifica dell’articolo 35 del decreto Sblocca italia, sottoscritto anche dai membri della Commissione Ambiente e dai parlamentari bresciani. “Tra modifiche più significative”, spiega Cominelli, “c’è la concertazione con i territori nell’individuazione degli impianti e solo quando la compatibilità ambientale degli stessi sia stata valutata positivamente soprattutto per quello che riguarda la qualità dell’aria.Negli impianti individuati dovrà  essere assicurata priorità di accesso ai rifiuti prodotti nel territorio regionale, fino al soddisfacimento del suo fabbisogno, e solo successivamente ai rifiuti urbani prodotti nel territorio nazionale. Il Ministero dell’Ambiente, determinerà ogni anno, sentita la Regione ospitante gli impianti, la percentuale di capacità di incenerimento da destinare al trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati provenienti da fuori bacino regionale. Inoltre va evidenziato che una volta sentita la Conferenza delle regioni, sono coinvolti dal provvedimento solo i termovalorizzatori di rifiuti urbani e speciali e non, come previsto in precedenza, anche gli impianti di smaltimento.” “Infine”, prosegue la deputata del Pd, “si è voluta introdurre una compensazione per i territori coinvolti dall’entrata in vigore del provvedimento. I ricavi da vendita di energia e materiali e gli incentivi per produzione di energia da fonte rinnovabile attribuite alla quota di rifiuti urbani di provenienza extra bacino saranno destinati in quota variabile fra il 50% ed il 70% – quota da definire su proposta della Regione competente – al contenimento delle tariffe di smaltimento dei rifiuti urbani del territorio”.

 

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