Stamina, il Comitato dice no alla sperimentazione. Vannoni: ricorreremo al Tar

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Anche il secondo comitato scientifico, nominato settem esi fa dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, ha “bocciato” all’unanimità il metodo Stamina stabilendo che non esistono i presupposti per avviare la sperimentazione scientifica del protocollo ideato da Davide Vannoni.

Il Comitato, presieduto dall’ematologo Michele Baccarani e composto anche da specialisti stranieri, ha lavorato per sette mesi per arrivare a questa conclusione. La stessa conclusione alla quale era arrivato anche il primo comitato scientifico di nomina ministeriale che aveva affrontato il caso. Nel primo caso però le infusioni di cellule staminali trattate con il metodo Stamina erano proseguite grazie al ricorso al Tar e al pronunciamento favorevole di alcuni giudici che avevano ordinato di sproseguire alle infusioni sui pazienti che avevano già iniziato la cura.

Solo dopo l’intervento della Procura di Torino e dei Nas le cellule e ii macchinari utilizzati dall’ospedale Civile per le infusioni sono stati definitivamente sequestrati. Dal canto suo Davide Vannoni ha duramente replicato: «Il nuovo Comitato non ci ha proposto alcun incontro, come era stato invece indicato dalla sentenza del Tar. Ci aspettavamo questo giudizio. Ora torneremo a ricorrere dal Tar per vedere se effettivamente questo Comitato abbia applicato le indicazioni del tribunale. La cosa più grave però è che ancora una volta è stata violata la legge Balduzzi che prevedeva la sperimentazione del metodo Stamina”. Una sotria, quella di Stamina, che appare tutt’altro che conclusa.

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