Nuova segnaletica per facilitare l’accesso al Pronto soccorso del S.Anna

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Mentre proseguono a ritmo serrato i lavori per la ristrutturazione dell’Istituto Clinico S.Anna (35 milioni gli euro di investimento previsti, totalmente autofinanziati), cominciano già a vedersi i primi risultati.

Per favorire l’accesso al Pronto soccorso è stata, infatti, posizionata una nuova segnaletica, illuminata di notte, sulle vie limitrofe e sulle arterie stradali ad alta percorrenza. E’ stato, inoltre, risistemato, anche con un potenziamento del sistema di sicurezza, il limitrofo parcheggio «San Filippo», diventato parte integrante del «sistema parcheggi» del S.Anna. Nelle prossime settimane, poi, sarà definito un percorso ad hoc per consentire un accesso ancora più agevole al Pronto soccorso.

Con i suoi 30 mila accessi l’anno, il Pronto soccorso dell’Istituto Clinico Sant’Anna rappresenta la porta dell’ospedale verso la città e, soprattutto per gli abitanti della zona Ovest di Brescia, un punto di riferimento radicato e apprezzato. «Un dato che appare evidente – conferma Fabio Tosoni, responsabile del Pronto soccorso – anche considerando che l’89 per cento degli accessi avviene con mezzo proprio».

L’analisi dei dati della classificazione, secondo la scala del «codice colore di gravità» effettuata al momento del triage, dice ancora Tosoni «evidenzia come nell’arco degli ultimi anni, siano quasi triplicati gli accessi per  patologie di maggior gravità e complessità. Se nel 2006, infatti, i codici gialli erano 868, lo scorso anno sono passati a 4.307, mentre quelli rossi sono saliti dai circa 80 del 2006 agli oltre 200 del 2013». Confortanti, per il responsabile del Pronto soccorso, anche i dati sui tempi medi d’attesa, che «nel 2013 sono stati di 9 minuti per i codici gialli, 24 per quelli verdi e 81 per i bianchi».

Ricorda Tosoni che «facciamo parte della rete Stroke e Stemi, sigle che indicano rispettivamente l’ischemia cerebrale e l’infarto» e che «possiamo contare su di una struttura neurologica, la Stroke unit, e una cardiologica, con l’emodinamica interventistica, che permettono il trattamento adeguato di queste patologie». E se, conclude il responsabile del Pronto soccorso, ad oggi «abbiamo per i casi meno gravi 4 posti letto di osservazione breve intensiva (Obi), i lavori di ristrutturazione permetteranno di portarli a 10».

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