Al via i corsi di educazione ambientale per gli studenti bresciani

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Prenderanno il via, nel corso del mese di ottobre, i progetti didattici di educazione ambientale 2014/2015 dedicati ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado dei Comuni del Parco delle Colline (Brescia, Bovezzo, Cellatica, Collebeato, Rodengo Saiano e Rezzato). Un programma finanziato dall’amministrazione del parco per formare persone in grado di conoscere e rispettare l’ambiente che li circonda e per far crescere la cultura della sostenibilità. Le classi interessate a questa iniziativa, circa un centinaio, potranno scegliere uno dei sei progetti che, nell’estate appena trascorsa, sono stati approvati e messi in cantiere.

Il primo, La scuola, la città e il bosco, si svilupperà nel parco botanico della Montagnola, situato sul Colle Cidneo, a nord del Castello. Suo obiettivo principale sarà mettere in rapporto gli alunni con l’ecosistema del bosco qui in città, in un ambiente ricreato ad hoc in Montagnola. Oltre alle numerose essenze arboree, arbustive ed erbacee tipiche dei boschi delle nostre colline, la presenza di un corso d’acqua consentirà di esaminare le diverse specie vegetali degli ambienti acquatici e umidi.

Il secondo, Dalla Montagnola ai Ronchi, prenderà in esame il rapporto dell’uomo con la realtà naturale da un punto di vista storico. Attraverso il sentiero 7, lungo la via del Goletto, dai Ronchettini si raggiungerà la chiesa di S. Gottardo. Sarà possibile osservare come sui Ronchi, le colline attorno a Brescia, i boschi sono stati trasformati prima in aree agricole e successivamente in zone residenziali.

Lungo il sentiero nel bosco punterà a valorizzare i 21 percorsi del Parco delle Colline. Monte Maddalena, il Picastello, Monte Ratto, Peso e Regogna, il Colle di S. Anna e il Monte Delma potranno essere visitati dagli alunni delle scuole di Brescia, Bovezzo, Cellatica, Collebeato, Rodengo Saiano e Rezzato.

Con il progetto Roncari e boscaioli, il Parco delle Colline e l’uomo si tornerà ad affrontare la relazione uomo/natura e le tracce indelebili lasciate nella storia e nel tempo. Oltre all’aspetto naturalistico, si esamineranno non soltanto i risvolti socio-economici, i caratteri dell’edilizia rurale e delle coltivazioni che hanno interessato e interessano le colline, ma anche le tracce religiose testimoniate dalle Santelle, dai Santuari, dalle Chiese e dai Monasteri disseminati su tutto il territorio attorno alla città e ai paesi limitrofi.

Il progetto Rocce e sassi sul sentiero proporrà alcuni itinerari geologici ed sarà rivolto alle classi della scuola secondaria di primo grado.

Percorrendo alcuni sentieri gli alunni, come esploratori del passato, cammineranno sui fondali dei mari che occupavano l’area bresciana nel giurassico, oltre 200 milioni di anni fa. Dopo aver imparato a riconoscere le differenze tra le rocce magmatiche, sedimentarie e metamorfiche, potranno scoprire il medolo, la corna, il selcifero lombardo e tante altre formazioni importanti anche per la nostra economia. Il sesto e ultimo progetto, Fiumi, stagni e pozze, permetterà di conoscere le unità idrogeologiche del Parco delle Colline. L’acqua è una risorsa estremamente preziosa, fonte di vita e apparentemente illimitata. Saranno presi in esame il Mella, il Gandovere, le Pozze del Monte Maddalena, lo Stagno di S. Anna, ma anche i fenomeni carsici. Gli ambienti acquatici sono più complessi e difficili da studiare, ma non per questo vanno trascurati e occorre scoprire con gli alunni la complessità degli organismi viventi che li popolano. Questi sei progetti saranno sviluppati in due momenti. Una prima fase si svolgerà da ottobre al 15 novembre di quest’anno mentre la seconda avrà luogo dal 15 marzo al 30 maggio 2015.  L’iniziativa è stata pubblicizzata tramite l’invio, a tutte le scuole Primarie e Secondarie di primo grado del Parco delle Colline, di schede relative ai progetti descritti. La realizzazione è stata affidata all’associazione ambientalista L’Umana Dimora che opera anche in collaborazione con la cooperativa Pinocchio Group.

Mauro Tebaldi, presidente dell’associazione, e Matteo Olerhead della cooperativa Pinocchio, sottolineano che la premessa di ogni percorso educativo è la conoscenza dell’ambiente naturale, delle sue dinamiche e dell’impatto delle attività umane con esso. Non si può rispettare ciò che non si conosce. Altro aspetto importante è il taglio esperienziale che, nelle uscite e nel lavoro in classe, metterà gli alunni a contatto con la realtà naturale e le componenti degli ambienti che studieranno. Oltre a questo spunto metodologico, qualificherà l’iniziativa lo studio dell’incidenza del fattore uomo sull’ambiente. Troppo spesso, di fronte ai dissesti ecologici, si è considerata l’attività umana solo in termini negativi, concentrando l’attenzione sulla natura impoverita e depredata. In questa ottica, si è lasciata in secondo luogo la conoscenza degli equilibri naturali, che permette un approccio consapevole e rispettoso dell’ambiente che è alla base della cultura della sostenibilità.

La realizzazione dei progetti è affidata ad Angela Averoldi, Alessandra Cabalà, Carla Ceresa, Elisabetta Ortodossi e Livio Palamidese, equipe di operatori coordinata da Shiny Pasero.

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