Brescia calcio, il rischio è doppio

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La corsa per la salvezza del Brescia calcio non si gioca solo sui campi sportivi, ma anche – e sopratutto – sui tavoli societari. Ma trovare uno che prende il posto di Gino Corioni dopo ventiquattro anni non sarà facile e la società rimane sull’orlo del precipizio.

L’inizio di campionato non è stato dei migliori: dopo le prime sette giornate la squadra, guidata da Ivo Iaconi, è penultima in classifica. E a breve i biancoazzurri riceveranno ulteriori tre punti di penalizzazione per il ritardato pagamento di stipendi e contributi dei mesi di marzo e aprile.

Come si legge dalle pagine del Bresciaoggi, non va meglio sul fronte societario: dopo l’intervento estivo di Ubi (che ha scongiurato, solo momentaneamente, il fallimento della società), bisogna trovare il prima possibile un acquirente. All’orizzonte c’è la possibile cordata che il presidente di Aib, Marco Bonometti, sta cercando di mettere insieme. La mancanza poi di un progetto per realizzare uno stadio nuovo o per la ristrutturazione del Rigamonti rende ancora più difficile la ricerca di un nuovo proprietario.

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