Mottinelli verso il Broletto: deve vincere il progetto politico

0

“Il candidato alla presidenza è uno solo. La vera sfida è quella di far affermare il progetto politico che rappresento anche nel nuovo consiglio, dando la preferenza per uno dei sedici rappresentanti della mia lista”. Così ha dichiarato – questa mattina, nel corso di una conferenza stampa convocata al Caffé della stampa – Luigi Mottinelli, candidato alla presidenza di Palazzo Broletto per il listone che unisce Pd, Forza Italia, Udc e Nuovo centrodestra.

“Le altre liste (una civica di sinistra, una civica di centrostra e la Lega, ndr)”, ha sottolineato Mottinelli, “non sono state in grado di mettere in campo un progetto politico preciso. Io il mio programma l’ho inviato pochi giorni fa a tutti i 2.532 grandi elettori bresciani. E vorrei ribadire che tra le azioni concrete che cercheremo di realizzare ci sono la scuola di audiofonetica, il centro non vedenti e la tutela della Rete bibliotecaria bresciana. In tutto”, ha precisato, “il nostro ente dà lavoro a 915 famiglie, il nostro impegno sarà anche per tutelare i posti di lavoro”. Il candidato presidente del Pd ha quindi spiegato che la prima sfida che gli si porrà sarà quella di far fronte all’inverno sia sul versante del riscaldamento delle scuole sia su quello della pulizia delle strade (2000 chilometri la rete provinciale).

Sulla stessa linea anche Alessandro Mattinzoli (Fi): “Le altre liste sono soltanto di disturbo, non avendo un proprio programma”, ha evidenziato. E Luigi Cavalieri (Udc) si è spinto oltre spiegando che “la scelta di alcuni non si spiega se non con il fatto che in una lista di 16 nomi non era possibile trovare posto per tutti”.

Il listone comprende dieci candidati del Pd, tre di Fi, due del Ncd e uno dell’Udc. Per il Partito democratico sono stati scelti tre consiglieri del Comune di Brescia (Fabio Capra, Alberto Martinuz e Laura Parenza), due consiglieri provinciali uscenti (Antonella Montini e Diego Peli), quattro sindaci (Antonio Bazzani di Bovezzo, Gianbattista Groli di Castenedolo, Rosa Leso di Desenzano e Andrea Ratti di Orzinuovi) e l’ex sindaco di Gardone Valtrompia, Michele Gussago. In lista per Forza Italia il sindaco di Sirmione e coordinatore provinciale del partito, Alessandro Mattinzoli, Gianluigi Raineri (consigliere provinciale uscente) e Ninì Ferrari (consigliere comunale, che peraltro in Loggia ha scelto di non aderire al gruppo Fi ma a una civica). Per il Nuovo centrodestra: l’assessore provinciale uscente Mariateresa Vivaldini e il sindaco di Malonno Stafano Gelmi. Mentre vicesindaco di Bione, Graziano Venturi, sarà l’unico candidato per l’Unione di centro.

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

1 COMMENT

  1. Ma smettetela di fare demagogia e leggetevi la legge Delrio prima di lanciare accuse politiche fantasiose. Per un ente di secondo lievvlo che deve garantire le maggioranze qualificate anche in assemblea dei sindaci il dialogo tra le forze politiche è obbligato. Mille volte meglio un dialogo alla luce del sole fatto subito in sede di composizione della lista che gli accordicchi a votazioni avvenute.

  2. La cosa incredibile è vedere che ci sono cittadini che difendono questo inciucio fra personaggi che fino a pochi mesi fa fingevano di insultarsi sulla stampa e nei consigli provinciali, salvo poi, magari, mettersi d’accordo dietro le quinte per spartirsi finanziamenti vari.
    Cari signori: spiegateci come pensate di risolvere il problema del debito di quasi mezzo miliardo che ha la Provincia di Brescia che ne fa la 4° più indebitata d’Italia. Quanto alla pulizia delle strade, ed alla relativa manutenzione, finora dove siete stati? Fanno letteralmente schifo! D’altra parte, mi pare che un discreto numero di dipendenti dell’Assessorato ai lavori Pubblici sia tuttora indagato. E di questo che dite? Dove eravate anzichè controllare?
    L’unica cosa da fare sarebbe stata di abolire tout-court questo ente inutile.

  3. Piace vincere facile….eh !!. Hai capito la riforma (oh, scusate, l’ABOLIZIONE delle province !!) quale scopo aveva : IL potere senza dover rispondere a nessuno…..e LA CHIAMAVANO DEMOCRAZIA !!! Mazzate oh questo PD (partito democristiano….ma arrivato berlusconiano) quanta strada ha fatto per difendere lavoratori (Job act) e democrazia…. Finchè questi partiti saranno votati….teneteveli !

  4. dopo 3 governi non eletti dal popolo il centrosinistra con l’aiuto della sinistra si prende pure le province ( sempre senza passare dal voto popolare oopsss popolo ormai e’ una parola di destra )

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome