Allarme ebola, il Civile attrezzato per affrontarlo: adottati i protocolli internazionali

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L’allarme ebola dei giorni scorsi al Civile era falso, ma l’ospedale è già attrezzato nel caso si presentasse realmente. Adozione di protocolli internazionali, corsi di formazione per il personale: come spiegano al Corsera Alfredo Scalzini e Francesco Castelli, direttori della prima e della seconda divisione del reparto Malattie infettive, il Civile  attrezzato in tutto e per tutto.

Da alcune settimane sono partiti i corsi di formazione per il personale sanitario, che è quello più a rischio, anche nei presidi di Montichiari, Gavardo, Ospedale dei bambini e Laboratori.

Fondamentale, spiegano i direttori, è saper indossare gli indumenti di protezione. Attenzione alla svestizione del paziente infetto, perché la pelle potrebbe venire a contatto con l’indumento contaminato. Scalzini e Castelli sottolineano poi che "solo i pazienti sintomatici sono contagiosi. Ossia, non ci sono portatori sani. Questo vuol dire che chi è stato magari in zone a rischio ma è venuto in contatto solo con persone che non avevano sintomi di Ebola, non può aver contratto il virus, che non è contagioso nella fase di incubazione, ma solo in quella di malattia conclamata".

La procedura di «gestione dei contatti e dei casi sospetti di malattia da virus Ebola» del Civile si distingue tra contatti a basso rischio, intermedio o alto rischio a seconda del tipo di contatto che si ha avuto con l’infeto. E solo nel terzo caso è previsto l’isolamento in ospedale per 21 giorni. Se le analisi confermano l’infezione da Ebola il paziente va trasferito al “Sacco” di Milano, che è, insieme allo “Spallanzani” di Roma, il centro di riferimento nazionale per questa malattia.

Francesco Castelli sottolinea, scrive il Corsera, come i bresciani possano stare tranquilli perché «Il reparto Infettivi del Civile è all’avanguardia non solo in Italia, ma in Europa. Il nostro personale è preparato e abituato ad affrontare anche malattie con modalità di trasmissione più insidiose, ad esempio per via respiratoria». 

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4 Commenti

  1. TRanquilli, moriremo di ebola perdendo sangue dal xxxx ma almeno i coccolaimmigrati saranno contenti che non facciamo la figura dei razzisti.Avanti con i fratelli migranti.

  2. INDIETRO gli immiGRATIS…..INDIE TRO l'eventualità di potersi ammalare…..INDIETR O i coccolaimmigrati…. .. Volete tacciarmi di razzismo ? No cari miei, questo è solo ISTINTO DI SOPRAVVIVENZA e ci tengo molto ad averlo ed a sbandierarlo !!!

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