Anche per le caldaie serve la targa: 35mila impianti da mappare in città

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Con il freddo arriva, anche a Brescia, una novità introdotta da una recente normativa regionale: la targatura degli impianti termici. Obbligatoria per caldaie, stufe e condizionatori con potenza termica superiore ai 12 kilowatt, ma anche per gli impianti di teleriscaldamento, la targa andrà posizionata sulle apparecchiature entro due anni.

A Brescia sono già state consegnate alle associazioni di categoria le 36.700 targhe necessarie alla mappatura completa degli impianti. Il cittadino non deve preoccuparsi di nulla, se non di far manutenere la propria caldaia ogni due anni, come da legge: saranno allora i caldaisti, i manutentori o gli idraulici, già in possesso delle targhe, ad apporre l’adesivo con codice univoco su ogni impianto. L’obiettivo della Regione è quello di mappare le caldaie ed inserirle nel Catasto Unico Regionale degli Impianti Termici (Curit) in modo da facilitare le indagini sugli impianti, valutare la loro obsolescenza e il grado di inquinanti immessi nell’aria, ed avere tutte le informazioni necessarie in caso di incidenti.

Le targhe sostituiranno d’ora in poi i bollini azzurri, che certificano l’avvenuto pagamento della relativa tassa, che d’ora in poi verrà versata direttamente a chi compie la manutenzione biennale sull’impianto.
(a.c.)

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