Fondi regionali alle imprese, è polemica sulla piattaforma on line

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I fondi, a volte, ci sono. Ma fa discutere – e mettere le mani tra i capelli – la piattaforma della Regione Lombardia (www.bandimpreselombarde.it) attraverso la quale è possibile accedere alle opportunità di finanziamento pubblico offerte alle imprese lombarde.

L’ultimo tilt risale allo scorso 16 ottobre, alle 14, quando il sistema che doveva distribuire ben 6,8 milioni di euro a startup e Pmi nell’ambito del “Bando ricerca e innovazione 2014” è andato in crisi. Qualcuno ha trovato il sito inaccessibile, altri non sono stati in grado di generare on line la domanda a cui avevano lavorato per settimane, altri ancora non trovavano la sezione giusta. Il risultato è che solo 163 “fortunati” sono riusciti a completare l’opera. E decine di altri stanno valutando l’ipotesi di una class action.

“Il problema di fondo è che tutto è gestito attraverso un portale dell’era internet 1.0, ovvero l’innovazione ‘spinta’ e promossa da chi non sa che cosa significhi”, spiega a Bsnews.it Alessandro Scozzesi (leader dell’incubatore Hubs: tra i 31 certificati in Italia, l’unico con sede a Brescia), uno dei tanti candidati non baciati dalla dea bendata dell’informatica regionale. “Innanzitutto”, spiega Scozzesi, “al portale si accede soltanto con la smart card fisicamente collegata al Pc e serve un corso di informatica avanzato per configurare il dispositivo di firma e il browser, poiché non tutti sono abilitati. Inoltre guai a possedere un Mac: il sistema non è compatibile nemmeno se si ha Windows installato. Superati questi scogli”, incalza, “arriva il bello: entrati nel sistema è quasi impossibile trovare la pagina specifica per la presentazione, la cui collocazione è stata senza dubbio decisa da una mente molto fantasiosa. Quindi, una volta trovato e cliccato il tasto ‘Presenta la domanda’, occorre compilare campi in sequenza ed eseguire salvataggi per oltre 20 volte prima di arrivare al mitico ‘Invia la domanda’. Il tutto”, conclude Scozzesi, “alla velocità della luce, perché i primi che ci riescono si aggiudicano i fondi (l’ordine cronologico è uno dei criteri di assegnazione). E incrociando le dita sul fatto che la congestione del sito non mandi in tilt la piattaforma”.

Insomma: una sorta di viaggio nel labirinto del Minotauro. Senza la possibilità di uscirne vivi.

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