Sono più di duemila i lavoratori e le lavoratrici bresciani che sabato manifesteranno a Roma in occasione della giornata di mobilitazione nazionale promossa dalla Cgil «per cambiare l’Italia». Sono infatti 41 i pullman organizzati dalla Camera del Lavoro, dalle categorie (24 quelli della Fiom in particolare), dai pensionati e pensionate dello Spi (4 i bus pieni).
Per trovare adesioni più alte da Brescia bisogna risalire alla manifestazione nazionale del 23 marzo 2002 contro l’abolizione dell’articolo 18. «Una situazione diversa, nemmeno paragonabile: allora peraltro al governo c’era Berlusconi mentre questa volta c’è il leader del maggior partito di centrosinistra – afferma Damiano Galletti, segretario generale della Cgil bresciana -. La grande adesione dimostra però che i temi al centro della mobilitazione sono sentiti». A Brescia, in preparazione della manifestazione, ci sono state due giornate di sciopero e manifestazione: la prima il 10 ottobre (dei metalmeccanici), la seconda venerdì 17 (di tutte le categorie, ad esclusione di quelle soggette alla legge 146/90 sul preavviso in caso di sciopero). Sabato la mobilitazione nazionale, tappa intermedia di un cammino che non esclude lo sciopero generale nazionale se non ci saranno cambi di passo da parte del Governo. «Nel mondo chi ha dato priorità a investimenti e occupazione è riuscito a uscire dalla crisi – ricorda galletti -. In Europa le politiche del rigore, dei tagli lineari, degli interventi di precarizzazione del mercato del lavoro, del blocco dei contratti hanno impoverito milioni di persone e affossato l’economia. Pensare di continuare in questa direzione, con il Job Act da un lato e con manovre che dall’altro tagliano servizi e tolgono tasse a pioggia alle imprese senza valorizzare quelle che innovano, è irresponsabile».
Sul piano organizzativo, i pullman partiranno venerdì tra le 23 e mezzanotte da diversi punti della città e della provincia (10 quelli dal piazzale Iveco). Sabato a Roma i cortei saranno due, uno in partenza da piazza Repubblica (dove ci saranno i bresciani), l’altro da piazzale dei partigiani. Entrambi confluiranno in piazza san Giovanni per gli interventi conclusivi. Sul sito www.rassegna.it, www.cgil.it e www.cgil.brescia.it aggiornamenti nel corso della giornata di sciopero.
2000 delegati sindacali = 41 pullman + cibo e bevande …tanto pagano i cittadini tutti.
Ricordategli che sono loro al governo, e perfino gli eletti di SEL (quelli rimasti) sono stati eletti in coalizione con loro.
piacerebbe che ad ogni cambio di segretario generale della CGIL (futuro gran dirigente del PD) a quello uscente si presentasse il conto della sua "attività", espressa attraverso le centinaia di migliaia di ore di sciopero collezionate dagli aderenti (con relativo conto economico = soldi buttati). Sono sicuro che ci sarebbe da far impallidire qualcuno…
da confrontare con i risultati ottenuti, ovviamente (risultati "per tutti" i lavoratori, e non esclusivi per il segretario stesso, chiaramente per uso politico)