Cosmetici e profumi, moda e gioielli: è un export di lusso quello lombardo negli Emirati Arabi Uniti. Infatti, tra i primi venti prodotti più esportati fino a giugno 2014 rispetto al 2013, crescono cosmetici, profumi e saponi (+9,5% per un valore di oltre 31,5 milioni di euro), articoli di abbigliamento (+11,1%, 29,6 milioni di euro), gioielleria, bigiotteria e pietre preziose (+76,3%, 26,8 milioni di euro).
In forte aumento anche i generatori di vapore (+370,3%), le apparecchiature per le telecomunicazioni (+126,2%) e le calzature (+33,5%). E se per export di cosmetici gli Emirati Arabi Uniti sono all’undicesimo posto tra i partner mondiali della Lombardia (prima di Paesi come Giappone, Cina e Turchia), salgono al nono posto per calzature (prima di Cina e Spagna), al settimo per apparecchiature per le telecomunicazioni (prima del Regno Unito), al quarto per gioielli (subito dopo Svizzera, Stati Uniti e Francia) e al primo per generatori di vapore (prima di Egitto e Arabia Saudita).
In generale l’interscambio complessivo lombardo con gli Emirati Arabi Uniti supera i 632 milioni di euro (di cui 603 milioni di export) e rappresenta oltre un quinto del totale italiano (21,8%). Le province più attive sono Milano con 302 milioni e Monza e Brianza con 66,8 milioni. Terza Brescia con 62,4 milioni, che segna anche la crescita maggiore: +50,8%. Seguono Bergamo con quasi 58,7 milioni e Varese con 56,8 milioni (+10%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat al II trimestre 2014 e 2013.