Ufficio del futuro: ecco i vincitori del concorso Smart Office

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L’architetto Luca Abbadati e il suo team composto dalla collega Marialuisa Rovetta hanno vinto la prima edizione del concorso Smart Office nella Smart City. La giuria ha deciso di attribuire il premio con la seguente motivazione: “Il sistema di arredi risulta coerentemente integrato, anche in termini di linguaggio, con l’architettura in cui si inserisce e garantisce una ampia versatilità degli spazi e degli usi”.
Il vincitore avrà a propria disposizione per un anno a titolo gratuito un ufficio-loft del complesso Le Muse Borgo Trento e la possibilità di un affitto agevolato per il secondo anno.
Al secondo e terzo posto, secondo i punteggi della giuria, si sono classificati altri due gruppi: quello dell’architetto Mariapia Gervasi e di Marco Clauser. Entrambi riceveranno in premio un arredo di design, rispettivamente la lampada Toio FLOS di Castiglioni e Miss K FLOS di Philippe Starck. Il concorso, ispirato al concetto di Smart City, ovvero il modello di città contemporanea “intelligente”, più vivibile e sostenibile, è nato da un’iniziativa del gruppo di lavoro che ha realizzato il complesso architettonico Le Muse in Borgo Trento – in collaborazione con Idea Casa, Duomo Immobiliare, Zani Ranzenigo, Alma Design, Rossa D-Thinking Agency – con l’intento di coinvolgere giovani architetti bresciani under 35 per progettare lo spazio “smart” di un loft collocato all’interno della struttura residenziale. I partecipanti, avendo a disposizione la planimetria dell’ufficio e le informazioni tecniche dell’ambiente, si sono dovuti misurare con la progettazione dello spazio ufficio del 2020, interpretandolo con un approccio “smart”.
Dopo il lancio ufficiale del concorso avvenuto a luglio, i giovani architetti hanno presentato i loro progetti. Otto i gruppi che si sono proposti per il concorso, per un totale di 20 partecipanti. Nella valutazione degli elaborati la giuria – composta da rappresentanti di diversi settori tra cui gli architetti Alessandro d’Aloisio, Corrado Borsoni, Marco Giacomelli e Alberto Zecchini, il consulente marketing e web strategy Dario Pagnoni, il co-founder di Talent Garden Lorenzo Maternini, la giornalista Maria Zanolli – ha tenuto in considerazione temi guida del concorso: flessibilità e semplicità di riconversione degli spazi, minimizzazione dell’impiego di risorse e materiali non rinnovabili, massima manutenibilità, sostituibilità degli elementi e/o materiali, fattibilità tecnica ed economica.

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