Lunedì Renzi a Brescia, Parmigiani: io scelgo la Fiom

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“Per parte mia, tra impresa e lavoro, finché quest’ultimo rimarrà chiuso fuori dai cancelli, saprò da che parte stare”. A dirlo è il consigliere comunale di Al lavoro con Brescia Francesca Parmigiani, che commenta così – sottolineando il suo sostegno alla Fiom – la visita del presidente del Consiglio Matteo Renzi alla Palazzoli di Brescia (lunedì).

ECCO IL TESTO DEL COMUNICATO

Lunedì mattina il Presidente del Consiglio Matteo Renzi sarà ospite della Palazzoli, in occasione dell’assemblea annuale di AIB. In qualità di consigliere comunale ho ricevuto nei giorni scorsi il badge nominativo per partecipare all’incontro, al quale, tuttavia, non andrò. Per la seconda volta in pochi mesi il Presidente del Consiglio sceglie di visitare un’azienda (dopo la Rbb Bonomi), in cui le relazioni industriali non godono di ottima salute e in cui la presenza dei metalmeccanici iscritti alla Fiom-CGIL non è gradita; come del resto accade nella Fiat di Marchionne – altro “interlocutore privilegiato” di Renzi – e, in città, all’OM-Iveco. In un contesto drammatico di crisi economica e sociale quale quello che il nostro Paese sta attraversando, dispiace che chi ha responsabilità di Governo tenda a contrapporre libertà d’impresa e diritti del lavoro, dipingendo – in maniera distorta e intellettualmente non onesta – la prima sempre come portatrice di innovazione e cambiamento, gli altri come “totem” e vetusti retaggi ideologici che frenano quest’ultimo. Così si rischia di apparire colpevolmente smemorati, perché accanto ad alcuni imprenditori illuminati e lungimiranti – mi viene in mente Adriano Olivetti e la sua idea di “impresa responsabile” cui bisognerebbe tornare – esiste purtroppo anche un mondo industriale che in questi anni ha progressivamente distratto risorse da produzione, innovazione e ricerca per indirizzarle verso un capitalismo finanziario che molti danni ha causato. Così si ignora – dolosamente – il modello che la Costituzione delinea, volto a coniugare lavoro e iniziativa economica privata, riconoscendo centralità al primo – su cui è appunto fondata la Repubblica – e subordinando la seconda al criterio dell’utilità sociale e ai limiti del rispetto della sicurezza, della libertà e della dignità umana. Nei giorni scorsi il segretario della Fiom di Brescia Francesco Bertoli ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio, chiedendo che anche la voce dei lavoratori – giustamente critica sul Jobs Act – fosse ascoltata. Alcune ore ci separano dall’arrivo di Renzi, il quale, avendo ancora tempo per accogliere la richiesta e non dovendo neppure faticare nella ricerca di un gettone per fare una semplice telefonata, mi auguro risponda positivamente. Per parte mia, tra impresa e lavoro, finché quest’ultimo rimarrà chiuso fuori dai cancelli, saprò da che parte stare. Francesca Parmigiani (Consigliere comunale “Al lavoro con Brescia”) 

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16 Commenti

  1. Adesso finalmente, abbiamo un faro, una nuova stella cometa. Spero proprio che Renzi si ravveda e faccia la telefonata: anzi, suggerisco che chiami direttamente la consigliera che ci ha voluto ammannire il suo pensiero. La troverà "Al lavoro…. con Brescia". P.S. Ma che significa "Al lavoro con Brescia"?

  2. Non faccia caso al commento insulso qui sotto. Ha la stima di chi lavora e non si preoccupi se le manca il rispetto dei soliti bovari. Uno della FIOM

  3. Lunedì, a mio parere, farebbe invece bene a partecipare all’incontro e portarvi la voce di chi non sarà ascoltato perché contrario alla linea di Renzi e dell’AIB e, anzi, sarà preso a bastonate proprio perché cercherà di farsi sentire comunque. Di più, proprio perché i recenti fatti di Roma e Napoli dimostrano che il manganello (per quanto poco moderno possa apparire rispetto ad un tweet) è la forma di comunicazione che questo governo adotta con chi si oppone alle sue sciagurate politiche, è importante che persone interne alle istituzioni siano presenti, anche per evitare o, almeno, eventualmente limitare e documentare eccessi, violenze ed abusi sempre più frequentemente perpetrati nelle piazze contro contro i dissidenti.

  4. Massì un’altra che campa sulla ricerca del diritto costituzionale. Non ha l’età per essere stata partigiana (vicepresidente ANPI-BS)…forse i nonni oppure i bisnonni.
    Per il resto seppur fotogenica deve convenire che Renzi è della SUA area politica: pertanto può sempre in consiglio comunale votare contro il PD che è nella SUA maggioranza.

  5. ma questi piddini sono meglio(o peggio …)dei vecchi democristiani…prim a urlano e strepitano che voteranno contro le scelte del governo poi, da buoni democristianoni, si adeguano. O non votano (quindi " scappando")o votano "per disciplina di partito". Dare a questi polticanti dei pagliacci è offensivo. Sì, per i pagliacci….

  6. Ha il sostegno di uno della Fiom; quello che ”insegna” che Fiom significa federazione impiegati operai metallurgici. Come dirgli che di tutte le cose che afferma, insultando gli altri – poveri bovari -, nemmeno questa è vera?

  7. Oggi la consigliera apparterrà al gruppo \’\’ in sciopero con Brescia\’\’ o al gruppo \’\’ non ci vo con Brescia\’\’?
    Ce lo dica: l\’Europa la guarda.

  8. Che figure retoriche folgoranti: ”nessuna fatica nella ricerca un gettone telefonico” Che immagine illuminante. una vera lampada a petrolio. A trent’anni sembra una reduce dei telefoni bianchi. Una vera avanguardia economico-sindacal-p olitica. P.S. E pensare che io credevo che fosse la Fiom a voler rimanere fuori dai cancelli, in sciopero.

  9. Cortesemente si può sapere che lavoro fa e il reddito annuale? In protocollo ha dichiarato che è nullatenente (azioni, ciclomotori, auto, immobili, terreni, boschi…niente di niente). Non risulta più iscritta all’Albo avvocati.
    Attualmen te è Presidente della Commissione “Politiche della sicurezza, vigilanza, ecc…………dalle idee esposte nel suo comunicato stampa capisco che la situazione ordine pubblico, polizia, ecc non può che peggiorare.

  10. Nessuna grassa borghesia. Una ragazza come tante che come tante ha una laurea in tasca ma, che diversamente da tante, ha in tasca pure il Verbo. Quando imparerà … che ha molto da imparare, saprà.

  11. Mi sono limitato a cercare nel sito del comune di brescia>consiglio comunale>i consiglieri> Parmigiani….la dichiarazione patrimoniale è firmata da lei stessi, curiosamente non è barrata la casella per la privacy (né s’,né no)boh. Dal suo curriculum (prestigioso sicuramente)si evince che dal 2006 al 2008 ha svolto praticantato presso il noto notaio B…. nel 2011 è diventata avvocato, nello stesso lei dichiara di essere stata iscritta all’Albo a tutto il 2013. Ho cercato nell’Albo ed effettivamente non c’è. Magari vorrà provare il concorso per notaio?Boh.

  12. Trovo personalmente puerile e ridicolo che, difronte ad affermazioni come quelle della Sig.ra Parmigiani, ci sia ancora qualcuno che ha l’ansia di verificare la congruità tra professione, dichiarazione dei redditi, "stile di vita" ed una appartenenza politica, in questo caso alla sinistra. Se sei un operaio, un bracciante agricolo, un disoccupato puoi essere tranquillamente dichiaratamente di sinistra, altrimenti no, la cosa stride terribilmente. Ecco i dubbi terribili: chissà cosa facevano Lenin, o Gramsci o il nostro Giorgio Naapolitano, un comunista doc. Ecco, di colpo mi balena nella mente come inquadrare uno che in tutta la sua vita non ha fato alcun "mestiere" se non l’uomo politico. Uno che, tornando un giorno a vita privata come il buon Cincinnato, non potrebbe dichiarare di saper fare alcunchè, nè di avere sperimentato mai alcun lavoro nè manuale, nè intellettuale. Insomma, uno che "sa fare" solo il politico: proprio lui, Matteo Renzi, che è appunto un po’ di destra, un po’ di centro e un po’ di sinistra…

  13. Corre voce che, l’altro ieri Renzi, abbia chiesto ripetutamente quale fosse il motivo dell’assenza della consigliera Parmigiani. O no?

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