La parola al Presidente di Unioncamere Lombardia Franco Bettoni

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L’Expo è un’opportunità vitale per molte aziende. Cosa può aspettarsi concretamente Brescia?
Brescia sta raccogliendo già frutti significativi. Penso innanzitutto all’Albero della vita, che verrà realizzato da aziende della Leonessa, ma anche agli appalti e ai subappalti che diverse imprese bresciane hanno ottenuto per i lavori nei padiglioni. Un altro grande risultato è il filmato che Paolo Della Sega sta realizzando per raccontare Brescia in tutti i suoi aspetti, dall’arte all’economia, dal turismo alla cucina. Per la prima volta la nostra provincia sarà in grado di dare un’immagine completa e approfondita di se stessa. In terza battuta ci sono la visibilità di cui le imprese bresciane potranno godere nel padiglione Italia e le sei giornate di protagonismo realizzate ad hoc. Infine il fuori Expo, che dovrebbe partire a breve nell’ex tribunale, e gli appuntamenti periferici, che cercheremo di sfruttare per portare il maggior numero possibile di visitatori nella Leonessa. Ma il vero lavoro inizierà poi, quando le aziende saranno chiamate a mettere a frutto i rapporti creati durante i 184 giorni della rassegna.

Pubblico e privato, a Brescia, stanno creando tutte le condizioni perché questa occasione diventi davvero un volano per l’economia?
Per le aziende come dicevo – c’è ancora uno spazio enorme da occupare, sfruttando le possibilità che si andranno a creare durante la rassegna. Comunque, francamente, Brescia ha lavorato bene e con grande impegno: il solo Albero della vita costerà qualche milione di euro. Non mi risulta, guardando all’Italia, che altre realtà siano riuscite a fare meglio della Leonessa.

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1 COMMENT

  1. Toltosi il cappello di flanella abbastanza lisa di Presidente della Camera di Commercio, ecco il Bettoni riaffacciarsi sulla ribalta con il cappello a cilindro di Presidente di Unioncamere Lombardia. E, guardacaso, facendo riferimento proprio ad applati e subappalti. Visto quanto accaduto in tema Expo 2015 sotto il profilo giudiziario, io cambierei registro, magari almeno come bresciano verace. Non so esattamente, però gli uliveti della Valtenesi, il Lugana doc, il bagòss di Bagolino, va bene tutto, purchè non si celebrino le opportunità di appalti e subappalti. Per favore, Bettoni, lasci perdere…

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