Si è fatta accesa ieri la discussione in Commissione Cultura. L’argomento spinoso è stato tirato fuori dall’ex sindaco Adriano Paroli, in merito al contratto che lega il Comune a Brescia Musei che va scritto e approvato entro giugno.
«Dicono che la Fondazione avrà in concessione il patrimonio, Santa Giulia, Capitolium e via dicendo, per 20 anni: una gestione diretta così lunga non lascerà alla Loggia mezza decisione – scrive il Corsera riportando le parole di Paroli -Brescia Musei non è una società di gestione, ma avrà un’autonomia più forte». Aggiungendo che un periodo tale non consentirebbe al comune manovre di gestione nel caso di mala-gestione. «Un esempio a caso: se diventassero venti – dice Paroli – e Di Corato e Minini o i loro successori dovessero gestire male il sito archeologico, non potremmo rivedere un solo paragrafo del contratto fino al 2035. Per carità, il vicesindaco lo stimo: trovo solo improbabili i suoi tempi e il modo in cui sta gestendo la cosa». Immediata la risposta della Castelletti, che sottolinea come «Ogni decisione è sempre stata condivisa in commissione: ci confronteremo anche sul contratto».