Ubi Banca riceve il Premio AIRC “Credere nella Ricerca”

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Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto al Palazzo del Quirinale una selezione di rappresentanti del mondo della scienza e della ricerca sul cancro in occasione dei “Giorni della Ricerca” promossi da AIRC. Alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è svolta, questa mattina, al Palazzo del Quirinale l’annuale cerimonia dedicata all’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, appuntamento centrale dei “Giorni della Ricerca” promossi per informare puntualmente l’opinione pubblica sui risultati ottenuti nei laboratori per la cura del cancro e sostenere con le donazioni dei cittadini nuovi programmi scientifici. Davanti ai rappresentanti delle Istituzioni, delle Autorità e di una platea di centinaia di donne e uomini di scienza e di sostenitori della ricerca, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, Pier Giuseppe Torrani – Presidente di AIRC,Umberto Veronesi – Direttore Scientifico Istituto Europeo di Oncologia di Milano, Carlo Croce – Direttore dell’Istituto di Genetica presso il Cancer Center Ohio University – e la testimone della ricerca Eleonora Guzzi,hanno rivolto al Presidente Giorgio Napolitano il loro messaggio sull’importanza di continuare a sostenere la ricerca sul cancro.

“La medicina del futuro deve essere medicina dell’anima, senza perdere la sua scientificità – ha sottolineato Umberto Veronesi – La novità rispetto al passato è che questa sfida oggi non riguarda solo il clinico, ma anche il ricercatore. L’idea della ricerca oncologica come regno asettico e imperscrutabile di laboratori e provette è tramontata e la divisione rigida fra “ricerca clinica” e “ricerca di base” è superata dal diffondersi di un’unica “scienza traslazionale”, che mette insieme lo studio delle cellule con quello della persona a cui appartengono.” “Il nemico da battere è il cancro: mille nuovi casi di tumori vengono diagnosticati ogni giorno in Italia. È una lotta senza quartiere condotta in tutto il mondo con il nostro Paese in posizione rilevante – ha affermato Pier Giuseppe Torrani – Lo sforzo dei ricercatori è sempre più affinato e si sviluppa in un dialogo a confronto globale con tutti gli scienziati e i clinici nel mondo. In un momento storico in cui è centrale il tema dell’occupazione, nel solo 2013 AIRC ha sostenuto oltre 5.000 ricercatori, di cui 3.500 hanno meno di 40 anni. Da sempre, infatti, facciamo crescere nuove generazioni di scienziati grazie a borse di studio e a finanziamenti ad hoc, perché sappiamo bene che alla ricerca servono le idee, la fantasia e l’azzardo dei giovani.”

Carlo Croce ha messo in evidenza il contributo dei ricercatori Italiani, in patria e all’estero, per la comprensione dei meccanismi alla base del cancro e per lo studio di nuove strategie terapeutiche. “Sappiamo tutti a quali difficoltà i nostri ricercatori, e in particolare i giovani ricercatori, sono esposti in Italia: pochissimi posti di lavoro, salari ridicoli, pochi fondi per la ricerca, strutture arcaiche e così via. È del tutto sorprendente quindi, che in tale situazione, direi estremamente difficile, l’Italia rappresenti il settimo paese al mondo in produttività scientifica. I ricercatori Italiani sono più produttivi dei ricercatori di altri paesi più ricchi, disciplinati e organizzati del nostro.Questo fatto dovrebbe far pensare a come l’Italia potrebbe contribuire al benessere mondiale se facesse uno sforzo maggiore nel sostenere la ricerca, l’educazione e l’interesse dei giovani nella ricerca e nella conoscenza scientifica. Per fortuna in Italia vi sono organizzazioni come l’AIRC che tenta con grande sforzo di sostenere la ricerca oncologica.”

Al termine della cerimonia, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha consegnato il Premio FIRC “Guido Venosta” a un ricercatore che si è distinto nell’ambito della ricerca per lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici alle neoplasie e il Premio “Credere nella Ricerca” a chi si è particolarmente impegnato al fianco di AIRC. Il Premio FIRC “Guido Venosta” 2014 è stato attribuito a Brunangelo Falini, ricercatore dell’Università di Perugia, per i suoi studi innovativi e creativi sul genoma delle leucemie acute mieloidi e della leucemia a cellule capellute che hanno portato risultati concreti per la diagnosi e la terapia antileucemica personalizzata.

Il Premio “Guido Venosta” nelle edizioni precedenti è stato attribuito, tra gli altri, a: Stefano Piccolo, Lisa Licitra, Vincenzo Bronte, Ruggero De Maria, Lorenzo Moretta, Alberto Mantovani, Pier Paolo Di Fiore, Fortunato Ciardiello, Gianpaolo Tortora, Massimo Santoro, Pier Luigi Pelicci e Vincenzo Mazzaferro.

Il Premio AIRC “Credere nella Ricerca” 2014 è stato attribuito a Carlo Conti per aver saputo coinvolgere il grande pubblico televisivo, mettendo al servizio di AIRC la propria credibilità e popolarità. Ha saputo trasmettere con garbo l’impegno dell’Associazione, sostenendone con continuità le principali iniziative. E a  UBI Banca per aver interpretato i valori della responsabilità sociale d’impresa con progetti concreti e pluriennali a favore di AIRC. Per aver saputo coinvolgere dipendenti e clienti, con il supporto costante del proprio management.

Il Premio “Credere nella Ricerca” nelle edizioni precedenti è stato attribuito, tra gli altri, ad “ambasciatori di missione” come Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, Sophia Loren, Remo Girone, Antonella Clerici, Ferzan Ozpetek e a importanti aziende sostenitrici della ricerca tra cui ricordiamo alcune Fondazioni bancarie, RAI, Intesa Sanpaolo, Fondazione Peretti, Lions Clubs International. Nel 2012 AIRC ha consegnato al Presidente Giorgio Napolitano un riconoscimento speciale per il suo impegno nel valorizzare i risultati della ricerca sul cancro di oggi e nel promuovere quella di domani.

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