Ci sarebbe una bravata all’origine del ricovero di sei studenti dell’Istituto Golgi di via Rodi, in città. Sembra che uno studente abbia approfittato dell’assenza dall’aula di compagni e insegnanti durante la ricreazione delle 11 per spruzzare spray orticante in classe. Al rientro dalla pausa però gli studenti hanno iniziato ad avvertire forti bruciori agli occhi e alla gola, tanto da richiedere l’intervento di quattro ambulanze e dell’automedica che li ha trasportati al Civile e in Poliambulanza. Il forte odore di peperoncino però non è rimasto circoscritto all’aula e si espanso anche lungo tutto il corridoio della scuola, tanto da essere percepito fino all’entrata.
Nessuno dei ricoverati – tutti compresi tra i 15 e i 36 anni, non verserebbero in gravi condizioni ma l’arrivo dei Carabinieri a scuola costerà caro all’autore della bravata, che oltre a conseguenze disciplinari potrà subirne anche di penali.
da prendere a mazzate, altrochè…
Non credo che sia il metodo giusto per punire una bravata, le botte e le puniziuoni servono a poco. I lavori socialmente utili credo siano la scelta giusta in questo senso
A raccogliere i peperoncini nei campi!
pienamente d’accordo con @nick…punire con sanzioni o altro servirebbe solo ad incattivire ulteriormente il ragazzo, fargli vivere direttamente cosa significa aiutare chi soffre invece potrebbe formarlo per tutta la vita. Recuperare mente giovani si può, basta non perdere tempo!
nessuno dei ricoverati…non verserebbero…….. ..ahem,mi stona un po’