I cachi di Nagasaki simboli di pace e vita per gli studenti bresciani

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(e.b) Come accade dal 2000, anche quest’anno al museo Santa Giulia di Brescia si è svolta la giornata dedicata alla raccolta dei cachi nati dall’albero di Nagasaki sopravvissuto al disastro nucleare del 1945 e i cui figli sono stati piantati in diversi luoghi del mondo, tra cui anche il museo cittadino, oltre ad alcune scuole di Valtrompia, Valcamonica e del lago di Garda.

Alla cerimonia di raccolta hanno partecipato diverse scuole della città, tra cui il liceo musicale Veronica Gambara che ha presentato e riempito l’evento con intrattenimenti di carattere musicale, e le scuole primarie Calini e Ugolini. A loro l’assessore all’Istruzione, Roberta Morelli e il vicesindaco Laura Castelletti si sono rivolte per sottolineare l’importanza simbolica di questo albero “che ogni anno diventa un’occasione per ricordare i valori della pace, della vita e del rispetto dell’essere vivente”, ha commentato la Castelletti, ma anche “una memoria storica che porterete con voi per il resto della vita”.

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