Irpef non pagata a luglio e agosto: altro punto di penalizzazione per il Brescia?

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I pagamenti in ritardo di Enpals, Irpef, Irap e stipendi dei giocatori durante l’estate è già costato al Brescia la penalizzazione di 3 punti, ancora non decurtati in classifica ma lo saranno a breve. Potrebbe non essere l’unico caso però, visto che ieri era fissata la scadenza, non rispettata, per il pagamento dei 450 mila euro dell’Irpef per i mesi di luglio e agosto. Morale: presto potrebbe arrivare un altro punto di penalizzazione. Piove sul bagnato insomma per la società, alle prese con un campionato "complicato" dal punto di vista dei risultati sportivi, degli infortuni dei giocatori e soprattutto delle finanze. 

In tutto questo, sono state confermate dalle parole del diretto interessato le indiscrezioni dei giorni scorsi del giornale Bresciaoggi circa il possibile interessamento di alcuni investitori che si sarebbero attivati coinvolgendo il manager Rinaldo Sagramola. Attivo dagli anni 70 nel mondo del calcio professionistico, Sagramola vanta negli ultimi anni esperienze molto positive a Palermo e Genoca, sponda Sampdoria. Le sue parole sono riportate stamane sulle colonne proprio di Bresciaoggi: «Sono stato contattato da un gruppo importante e serio che mi ha chiesto di valutare un eventuale coinvolgimento in un’operazione di salvataggio, fra virgolette, del Brescia da parte della banca. Brescia è una bella piazza, ha potenzialità di serie A. Rappresenterebbe per me una sfida importante. Sarei pronto ad affrontarla, a determinate condizioni. Ho letto che l’amministratore del club ha parlato di una situazione debitoria consistente. Ma Brescia può meritare un progetto diverso. Adesso però bisogna valutare le possibilità di intervento. Siamo in una fase di valutazione, ci sono numeri da analizzare ed eventuali soggetti interessati da sentire. Il futuro del Brescia è un impegno importante da assumere. Ma bisogna fare in fretta: la squadra ha bisogno di serenità. Si parla di penalizzazioni, di difficoltà economiche: non si tratta solo di finire bene una stagione, ma di pianificare nel miglior modo possibile.»

Il manager, olte a dichiarare la propria disponibilità di massima per il salvataggio, si dice pronto anche al rilancio in grande stile della squadra, passando dallo stadio: «È chiaro che la realizzazione di un nuovo stadio sarebbe fondamentale, come in tante altre piazze d’Italia. In futuro le società dovranno rientrare in certi parametri, non potranno spendere più del 60 per cento dei ricavi. Per competere serve uno stadio all’altezza. Altrimenti si perde il treno. Vale per tutti, vale per il Brescia».
(a.c.)

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