Nuova legge sul consumo di suolo, Sala (GM): mai più scempio del paesaggio

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Si è conclusa la due giorni in aula del consiglio. A suon di emendamenti è stata approvata la legge sulla riduzione del consumo di suolo. Il relatore Alessandro Sala esprime cosi la sua soddisfazione :”Sono orgoglioso di essere il relatore della prima legge che limita il consumo di suolo agricolo, sottolineando che la Lombardia è la prima regione in Italia che si dota di una legge che da domani non consentirà nessuna variante che preveda consumo di suolo agricolo. Da domani non sarà più possibile lo scempio del paesaggio che in questi anni ha visto depauperato un patrimonio di cultura e di salvaguardia dell’ambiente. Sono soddisfatto di avere aiutato il Presidente Maroni a raggiungere l’obbiettivo “Basta consumo di suolo” presente nel suo programma di Governatore.”

Disincentivi al consumo di suolo, incentivi per la rigenerazione urbana e per il recupero delle aree dismesse, nuovi strumenti per il riallineamento delle previsioni urbanistiche locali ai reali fabbisogni. Sono questi i tre obiettivi principali del provvedimento per il contenimento del consumo di suolo approvato in Consiglio regionale con 41 voti favorevoli e 27 contrari: grazie all’approvazione di questa legge, con effetto immediato non sarà più possibile autorizzare varianti su suolo agricolo.

Rispetto al testo approvato in Commissione, sono state introdotte alcune modifiche significative che possono essere così riassunte: nel computo del “consumo di suolo” viene inclusa anche la superficie necessaria alla realizzazione delle infrastrutture; la norma transitoria che consente l’attuazione delle previsioni edificatorie già contenute nei piani di governo del territorio (PGT) viene ridotta da 36 a 30 mesi; i criteri per la definizione della soglia massima di consumo di suolo includono e dovranno tenere conto anche dell’effettivo incremento della popolazione su base Istat; il disincentivo transitorio di carattere finanziario, in vigore fino all’adeguamento dei piani di governo del territorio, prevede come onere a carico dei costruttori l’applicazione di un costo di costruzione pari al 5% dentro il tessuto urbano consolidato, mentre al di fuori del tessuto urbano consolidato la sua quantificazione  viene lasciata alla discrezione dei sindaci entro un minimo del 20% e un massimo del 30%.

La legge approvata si compone di 6 articoli. Nel testo viene previsto uno stop graduale al consumo di suolo per non rimettere in discussione i Pgt approvati dai Comuni, introducendo il concetto di bilancio ecologico del suolo (Bes) per stabilire la soglia di consumo zero. Non potranno più essere autorizzate nuove varianti su terreni agricoli, anche se nel frattempo per 30 mesi saranno salvaguardati "i progetti in essere", destinati poi a decadere con due sole deroghe ammesse: quella per l’ampliamento delle attività economiche esistenti e quella per le opere previste nell’ambito di accordi di programma di valenza regionale.

I criteri per misurare il consumo del suolo saranno determinati dal Piano Territoriale Regionale (PTR) e il consumo di suolo potrà essere autorizzato solo se verrà dimostrata, nei PGT comunali, l’impossibilità tecnica ed economica a riqualificare aree già edificate. Per incentivare i Comuni alla rigenerazione urbana, la legge punta alla concessione di finanziamenti regionali con semplificazione procedurale, senza oneri a carico dei bilanci comunali.

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3 Commenti

  1. Che un ex-Assessore Provinciale di Brescia per più mandati si faccia oggi fieramente ed orgogliosamente paladino dei limiti al consumo di territorio è umiliante per il buon senso comune e l’opinione pubblcia. Scusi, Sala, ma lei si ricorda o sa che dal 1999 al 2009 è successo qualcosa in provincia di Brescia in tema di: cementificazione selvaggia, proliferare di insediamenti residenziali non funzionali ad alcuna effettiva logica di domanda (vedasi l’enorme invenduto attuale…), cave e discariche, strade provinciali al servizio dei nuovi insediamenti abitativi, terreni agricoli divorati dalle costruzioni di qualsiasi tipo, insediamenti produttivi oggi cattedrali nel deserto, speculazioni a dismisura su varianti ai PGT ? Ci risponda almeno, per dovere di bandiera poltica, che lei si occupava solo di caccia e pesca e che nelle riunioni di Giunta sentì parlare solo di sguizzette, pispole, coregoni, cavedani, rane e e bose…

  2. bello sforzo!!!!
    Con tutto l’invenduto di case ed appartamenti in giro per la Lombardia e non solo ed i privati che chiedono la restituzione degli oneri di urbanizzazione a fronte dell’annullamento dei permessi per costruire case ed il settore immobiliare alla canna del gas con fallimenti di edili ed artigiani all’ordine del giorno ….. Basta consumo fa venire da ridere !!!!! Bello sforzo! Comunque come si dice piuttosto di niente …….

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