Acqua, la bresciana Paradiso premiata come modello per l’export in Cina

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Produrre ricchezza per l’Italia e conquistare il mercato cinese, con numeri da record. E’ quello che fa quotidianamente Acqua Paradiso – società controllata dal Gruppo Gabeca di Calcinato (Bs) – che, grazie ai risultati ottenuti, giovedì 27 ottobre ha ritirato un prestigioso premio dalle mani del presidente della Fondazione Italia-Cina (ed ex presidente di Fiat) Cesare Romiti. La cerimonia si è tenuta, dalle 19.30, al Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano (via San Vittore, 21).

Nell’occasione la Fondazione (www.italychina.org) e il quotidiano economico Milano Finanza hanno organizzato una cena di gala per la consegna dei Cina Awards 2014, riconoscimento che premia aziende, istituzioni e personalità (italiane e cinesi) che meglio hanno colto le opportunità offerte dalle relazioni economiche e culturali con il grande Paese asiatico.

Intorno alle 20.15, all’amministratore delegato di Acqua Paradiso Claudia Gabana è stato consegnato il riconoscimento “Creatori di valore”, dedicato alle realtà che hanno realizzato le migliori performance con la Cina operando in “distretti e in settori ad alta crescita di esportazione”. Logico, quindi, pensare ad Acqua Paradiso. La società con sede a Calcinato (Brescia) e stabilimento a Pocenia (Udine), infatti, dà lavoro a 40 famiglie (300 le aziende fornitrici in Italia) e sta registrando una crescita dei fatturati importante (la previsione è di un più 17 per cento nel 2015) grazie soprattutto all’export verso la Cina.

“Siamo molto soddisfatti per questo riconoscimento”, commenta Claudia Gabana. “L’Italia”, chiarisce, “rimane il nostro mercato di riferimento e sta confermando valori di crescita importanti nel comparto del Private label di bibite gassate e piatte. Ma le esportazioni – che già oggi valgono un quarto del nostro fatturato – stanno registrando ogni anno incrementi di vendite da record (i mercati sono, in ordine di grandezza: Cina, Usa, Giappone, Canada, Taiwan e Inghilterra). La nostra presenza in Nord America è ormai consolidata”, continua, “ma dal 2014 vendiamo ingenti quantitativi in Cina (58 per cento dell’export), dove i consumatori stanno apprezzando sempre più il gusto della nostra acqua, associato alla storia e alla qualità della terra da cui sgorga”.

Un successo che apre nuovi orizzonti per l’azienda, tanto più alla luce del fatto che lo scorso mese Acqua Paradiso ha ricevuto la certificazione Bio con cui potrà entrare dalla porta principale nel mercato mondiale dei prodotti salutistici, tra quelli con le maggiori prospettive di crescita per i prossimi anni.

“Da tempo”, aggiungono il presidente del Gruppo Gabeca Daniela Grandi e l’amministratore delegato Fabrizio Scuri, “abbiamo deciso di puntare con sempre maggiore impegno sul settore agroalimentare. Va detto con forza che il Made in Italy – tanto più nell’anno di Expo – può essere una risorsa vincente per il Paese, oltre che un’opportunità vitale per permettere a molte aziende di fronteggiare la crisi. In questo contesto”, concludono, “la Cina è uno dei mercati a cui guardiamo con maggiore attenzione”.

Attualmente il gruppo Gabeca conta 120 dipendenti (in tendenziale crescita), di cui oltre il 70 per cento nel settore agroalimentare. Le aziende del gruppo generano un indotto di circa 600 posti di lavoro, tutti in Italia.

Il premio è stato assegnato da un’autorevole giuria presieduta da Romiti (presidente Fondazione Italia Cina) e Paolo Panerai (vicepresidente e amministratore delegato Class Editori) e composta da Margherita Barberis (direttore generale Fondazione Italia Cina), Gabriele Capolino (direttore ed editore associato MF-Milano Finanza), Franco Cutrupia (presidente Camera di commercio ctaliana in Cina), Pierluigi Magnaschi (direttore ItaliaOggi e MF/Milano Finanza), Marco Mutinelli (professore ordinario di Gestione aziendale all’Università degli Studi di Brescia e responsabile della Banca dati Reprint sugli investimenti italiani all’estero ed esteri in Italia), Pier Luigi Streparava (presidente Camera di Commercio Italo Cinese).   

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