La metro? “Una tassa che a ogni bresciano costa 99 euro all’anno”

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“La metro è una tassa extra che pesa per 99 euro all’anno su ogni cittadino bresciano, dal neonato all’anziato”. A sottolinearlo è stato il consigliere civico Francesco Onofri questa mattina, nel corso di un consiglio comunale dedicato in particolare all’approvazione del bilancio consolidato 2013. Onofri ha sottolineato che tra costi di gestione ordinari e mutui la metropolitana leggera pesa per 19,3 milioni di euro sulle casse di Palazzo Loggia (esclusi dunque biglietti, abbonamenti e contributi). L’assessore al Bilancio Paolo Panteghini, illustrando i conti, aveva indicato in particolare nell’abbattimento dei mutui per la metro (18 milioni all’anno) la priorità del Comune di Brescia per “evitare in ogni modo di essere costretti a ridurre i servizi e aumentare la tassazione”.

In un intervento successivo, la grillina Laura Gamba ha puntato l’indice contro il milione e mezzo di consulenze di Brescia Mobilità e cil fatto che “i redditi di chi governa la società non sono nemmeno disponibili sul sito”. Onofri, al riguardo, aveva evidenziato che i dipendenti delle società controllate dalla Loggia hanno un costo aziendale medio di 45mila euro all’anno: 5mila in più di quelli della Loggia. 

“La metro è un costo finanziario: quando il debito sarà azzerato la metro le spese di gestione saranno di pochissimo superiori a quelle del trasporto pubblico su gomma”. Ha quindi risposto successivamente il sindaco nel suo intervento all’obiezione di Onofri. Ancora, Del Bono, ha sottolineato le mancate entrate legate ai dividendi ridotti di A2A e ai tagli dei contribuiti statali, ribadendo – come Panteghini – che la priorità della Loggia è quella di “ridurre significativamente il peso degli oneri finanziari in un paio d’anni per mantenere i servizi e arrivare poi, magari, anche a ridurre le tasse”. 

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14 Commenti

  1. Le opposizioni servono proprio a evidnziare queste cose…….. Peccato che a Brescia l’opposizione la facciano solo le civiche!

  2. E avanzare delle proposte alternative? O si limita solo a criticare? Va fatto quadrare il bilancio ma la metro ha fatto fare un salto di estrema qualità a Brescia.
    Piuttosto Onofri dovrebbe spiegare perchè alle elezioni provinciali, con la sua preferenza, ha contribuito a far scattare il secondo consigliere della Lega Nord. E soprattutto dovrebbe spiegare perchè la sua preferenza l’ha assegnata al candidato Claretti, sindaco di Coccaglio, il quale ha dovuto dimettersi al primo consiglio provinciale per incompatibilità. Onofri, risponda per favore!

  3. Dopo aver scartato l’opzione tram elettrico (costo un quarto della metro per servendo tutta la città) ora gli acutissimi partiti del debito ( la città aveva detto no al referendum) scoprono che da sola la metro non basta( non sta servendo nemmeno ad abbattere significativamente il traffico) per cui riscoprono il tram come necessità di integrazione….vota teli sti partiti dell’incapacità e della incompetenza ( nel nome del faraonismo alla ponte berlusconiano di messina)….grazie Corsini oltre che per i pcb e la svendita alla finanza di ASM, per non dire dei soldi buttati nelle LAM…La destra per non essere da meno voleva fare il parcheggio sotto il Cidneo, pensa tè….incredibile che sta gente venga votata ancora dai bresciani

  4. Egregio avv. Onofri, credo che la situazione sia ben peggiore di quella, pur grave, da lei prospettata. Infatti, se da un lato gli ammortamenti, essendo dei costi non monetari, producono flussi di cassa che aiutano a fronteggiare i debiti, dall’altro, in tempi più lunghi, ci sarà l’esigenza di rinnovare le immobilizzazioni, quindi sarà necessario ricorrere a nuovi finanziamento, quindi a un nuovo indebitamento.
    In buona sostanza, ritengo che la Metropolitana sia una iattura per le casse comunali, casse già feralmente provate dall’altra improvvida operazione: la incorporazione di ASM in A2a. Il sindaco lamenta che siano mancati dividendi per 60 milioni di euro in tre anni; tuttavia la situazione è peggiore perché per poter distribuire quei dividendi ”scarsi” A2a, talvolta, ha messo mano alla riserva ordinaria e tal’altra a quelle latenti, distribuendo utili derivanti da plusvalenze realizzate cedendo partecipazioni non strategiche. In buona sostanza A2a ha distribuito parte del patrimonio impoverendosi di centinaia di milioni di euro. Non solo: verrà ulteriormente impoverita attraverso l’operazione di acquisto del 10% di azioni proprie, operazione che, aldilà delle motivazioni addotte, ritengo siastata disposta, vanamente stando ai fatti, per sostenere le quotazioni in vista della cessione del 2,5% delle azioni in portafoglio al Comune di Brescia ( e altrettante del Comune di Milano ). Considerata la pesante ricaduta che tutti questi fatti hanno sulle risorse disponibili per scopi sociali, credo che sarebbe altamente meritevole organizzare un incontro dibattito con la cittadinanza. Non crede?

  5. L’opposizione a Brescia la fa solo il Movimento 5 stelle per bocca di Laura Gamba. Tutti gli altri scopiazzano, tergiversano, fingono o patteggiano compromessi politici. I Comuni, ha ribadito la Gamba, non possono solo subire le politiche e le strategie industriali (si parlava di A2A, ovviamente) perchè in gioco vi è l’etica pubblica, l’etica delle responsabilità nella gestione della cosa pubblica, il cui fine, per chi lo avesse dimenticato è il bene comune, non già l’intersse privato o imprenditoriale, soprattutto quando quando sono i cittadini a pagare il conto finale (salute, ambiente, inquinamento, tariffe esorbitanti). Voto contario al bilancio consolidato dei pentastellati, anzichè la pilatesca astensione del "civico" Onofri. Gli altri "civici" sono politici di mestiere sottoposti a rivergination (riverginèscion, in italiano).

  6. Grazie a Onofri per le risposte, sempre argomentate e mai sparate come frequenti accuse lanciate senza conoscere i fatti. Quello che la Lega definisce "il consigliere gratis" della maggioranza fa il suo dovere di consigliere di minoranza nell’interesse della cittadinanza, non del suo movimento o del suoo interesse. Grazie Onofri.

  7. Beh, sul caso Claretti e sulla elezione di Mottinelli a Presidente della provincia, Onofri jr. ha chiaramente palesato la sua posizione politica tutt’altro che civica, posizione che per altro oggi in aula in Consiglio Comunale ha correttamente ribadito: disponibile a tutto, anche a votare provvedimenti impopolari con la maggioranza, ha detto, che siano dalla parte dei cittadini: celebrata così la svendita della partecipazione in A2A (nata con la decisiva bendezione sulla scomparsa di ASM da parte del babbo Onofri senior, Assessore al Bilancio della Giunta Corsini), si è poi…astenuto nella votazione sul bilancio consolidato. Bilancio che "regge" (la perdita è solo di 1,2 milioni di euro) solo per la rivalutazione di 17 milioni di euro in conto economico proprio della quota in A2A, l’unica partecipazione valutata a patrimonio netto e non a costo storico. Ad maiora, Francesco.

  8. Il pentastellante snocciola numeri senza saper di cosa sta parlando. Si improvvisa revisore dei conti di bilanci pubblici sena capirne un’acca. e’ la cifra del movimento…

  9. bresciani pagano il conto salato di un’opera faraonica che non potevano permettersi e una tariffazione salatissima il tutto a scapito di servizi sociali, case di riposo etc!geniale poi la spesa per verificare i flussi senza che si possa accertare chi non paga! ma dove abbiamo trovato sti geni di amministratori e manager?ci han ridotto in brache di tela!

  10. Allora diciamo che Onofri senior prendeva il compenso previsto come consigliere di ASM. Poi chi ne ha voglia cercherà le dichiarazioni, le decisioni ed i voti espressi al tempo.

  11. Conto economico del bilancio consolidato 2013 discusso ed approvato ieri in Consiglio Comunale: saldo della gestione caratteristica: meno 15 milioni di euro; saldo della gestione finanziaria: meno 17 milioni di euro. Il totale fa meno 35 mlioni di euro. Di seguito, seguono alla voce "rivalutazioni" i 17 milioni di euro relativi proprio ad una specifica scrittura contabile (vedasi nota integrativa) sulla partecipazione in A2A (l’unica che il Comune valuta a patrimonio netto) e, a seguire, 15 milioni di proventi straordinari. Rivalutazione A2A e proventi straordinari, più alcue sopravvenieneze attive, consentono quindi, pagate le tasse, di arrivare ad una perdita netta di soli 1,2 milioni di euro. Questa è la cifra del Movimento 5 Stelle…

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