“2centoincentro” è un’iniziativa che la casa salesiana di Brescia sta organizzando per il prossimo 13 dicembre cercando di raccogliere e sintetizzare più esigenze ed intuizioni. Nasce ai primi di ottobre come progetto destinato alla piccola Compagnia Missionaria della Scuola Superiore, che negli ultimi anni ha ripreso a collaborare con gli Amici del Sidamo, e si presenta inizialmente come semplice bancarella per la vendita di panettoni e calendari. Presto però si trasforma in qualcosa di più ambizioso. La colpa della svolta va data a due persone: all’organizzatore che ha ottenuto di far ospitare la bancarella in uno dei punti più frequentati del centro città, e a don Erino Leoni che nel corso di un ritiro, cavalcando la foga foss’anche retorica del momento, ha rimproverato i confratelli di non fare abbastanza per sottolineare il bicentenario salesiano. A questo punto è nata la nuova idea: perché non sfruttare la postazione prestigiosa, peraltro concessa per un giorno di grande festa – la Santa Lucia, occasione di regali e passeggi extra in quel di Brescia -, e realizzare qualcosa di più, qualcosa che onorasse don Bosco?
La sfida è piaciuta a tutti i confratelli che si sono mossi per progettare un evento ad hoc nel coinvolgimento dei diversi settori della Casa dei salesiani.. E qui però, ecco un nuovo doppio flash: i Convegni Vocazionali e le discussioni reiterate sul nuovo Peps ispettoriale. Coinvolgere i laici e protagonismo giovanile – questi i mantra. Dicendolo con un motto che sta dilagando in Ispettoria: "Sapete qual è lo strumento migliore per evangelizzare un giovane? Un altro giovane". Sono stati convocati alcuni giovani tra i più grandi e responsabili di ogni classe, è stato detto loro che c’era a disposizione uno spazio pubblico per quattro ore e che dovevano fare qualcosa per parlare di don Bosco a tutti i passanti. A quel punto i giovani ideatori si sono spartiti gli ambiti di lavoro e si sono preoccupati di reclutare e preparare aiutanti tra gli studenti più giovani.
Nel frattempo ovviamente i confratelli si son presi l’onere di formare i capi-gruppo relativamente alle accortezze da avere in questa sorta di evangelizzazione di piazza, in cui i vari intrattenimenti saranno sempre volti a raccontare episodi ed esporre elementi della spiritualità salesiana senza sconti. Per ora sembra esserci grande entusiasmo tra i ragazzi, grande voglia di andare in centro ad annunciare i duecento anni con don Bosco, i "2centoincentro".