Brescia calcio, un futuro tra concordato in bianco e azionariato popolare

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Sarebbe il “concordato in bianco” il piano B al quale starebbe pensando il Brescia calcio per uscire dal pantano in cui è finita la società, che quest’oggi ha preso altri due punti di penalizzazione per non aver pagato entro il 15 dicembre gli stipendi di settembre e ottobre.

Secondo quanto scrive il Giornale di Brescia, infatti il concordato in bianco servirebbe alla società di via Bazoli per prendere tempo, bloccare eventuali azioni dei creditori e evitare il fallimento, consentendo al Brescia di continuare con l’attività sportiva.

Il tempo messo a disposizione dal concordato non è certo eterno, ma dovrebbe servire per elaborare nuove soluzioni. Esistono alcune clausole, però: un professionista terzo che attesti la veridicità dei dati e il piano di rientro e la valutazione del Tribunale, oltre alla presenza di denaro liquido nella casse della società.

Dall’altra parte della matassa, la Loggia sta cercando di contattare gli imprenditori bresciani per capire se esiste una qualche disponibilità ad un impegno, ma nello stesso tempo sta anche lavorando alla Fondazione di partecipazione, azionariato popolare con quote da definire.

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1 COMMENT

  1. Il concordato in bianco è, come viene accnneato, procedura concorsuale dilatoria introdotta nel 2012 che però prevede un importante "passaggio decisionale" in Tribunale e la cosa, nel nostro caso, è assai ardua dal poter essere traguardata. L’azionariato diffuso è invece ipotesi quasi fantascientifica visti i numeri e la dimensione attuale dei ricavi del Brescia. Meno che un lumicino ancora acceso…

  2. secondo la corioni’s family il bs calcio costa molti molti soldi e non si bene perchè visto che di proprietà non ha nemmeno le latrine del campetto di allenamento . a parte questo non credo nemmeno che cavagna parli a vanvera circa la sua precisazione al quantum richiesto per rilevarne la società…….ghirar di è la prova del nove , infatti si defilò alla grande per la pretesa del corione …idem gli imprenditori locali che conoscono bene la situation e non si vogliono accostare al presidente nè sottostare alle sue personali valutazioni economiche che non stanno nè in cielo nè in terra……!
    portar e i libri in tribunale su richiesta di quanti dipendenti non pigliano lo stipendio e richiesta di fallimento…..sareb be un successo per i bresciani , poco importa se si ripartirebbe da zero , ma sono certo che una volta scomparsa l’ombra della famiglia , gli industriali bresciani si farebbero avanti seriamente .
    ma che vuole corioni , cosa pensa di avere in mano il manchester utd….scommessa persa e speriam o sia la volta buona. promuovo per questa società privata la canzone dei doors….this is the end my friends…….

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