Consigli di quartiere, Bragaglio (Pd) “ringrazia” il centrodestra per la generosità

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Con una lettera aperta l’esponente del Pd, Claudio Bragaglio, commenta i risultati delle elezioni per i consigli di quartiere ringraziando, senza mascherare l’ironia, gli avversari del centrodestra e il civista Onofri “per l’insperata generosità che dimostra(no) nei confronti nostri”.

DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA:

Sarà per via della parabola del buon Samaritano. O dell’espressione del  Cireneo, nella splendida “via crus” del Simoni di Cerveno. Ma i prodighi consigli di alcuni del PD, per non dire dell’avv. Onofri e del suo Ghost,  sugli errori che il  centro destra doveva evitare sui Quartieri non mi convincono.

Penso invece che il centro destra abbia fatto bene a fare quel che ha fatto e meriti  solo d’essere incoraggiato – coerente –  a proseguire.

Ringraziandolo, se posso, anche per l’insperata generosità che dimostra nei  confronti nostri. Infatti è cosa assai rara l’aver in dono il mantello intero e non quella  metà che al massimo  t’aspetti  solo da un San Martino. O dalla San Vincenzo.

Han fatto bene Paroli e Rolfi a proporre in Giunta nel 2011 le elezioni dei quartieri, ma ad aver poi fatto l’impossibile per farle fare a del Bono e Fenaroli nel 2014. Non era così facile rinviarle per ben tre anni, ma ce l’han fatta!

Han fatto bene Gallizioli e Margaroli a parlare d’un flop totale nella partecipazione del 10%, quando nell’unica loro esperienza, quella della Consulta della Stazione, hanno portato al voto, nel 2011, ben 74 persone.  Poi, forti di quel loro precedente, a pretendere un Quorum del  5% che ritenevano invalicabile per una decina di Quartieri.

Han fatto bene a boicottare la partecipazione perché così possono intestarsi il successo del 90% dei non votanti dei quartieri. E poi del 100% dei non votanti delle Circoscrizioni, soppresse dal loro Calderoli. Quindi del 190% delle due esperienze  dei non votanti, pur d’affossare a Brescia  la partecipazione dei cittadini.

Han fatto bene, con astuto  impegno, a frenare la raccolta firme del loro referendum contro i Quartieri, ferme da mesi a poche centinaia, proprio per non far sfigurare i 16 mila bresciani che si son recati alle urne.  Quel referendum da 600 mila euro era minacciato solo a fin di bene per convincere la Loggia a darsi una mossa. Infatti, quel  loro referendum, ottenuto il nostro risultato, adesso han deciso di spiantarlo.

Han fatto bene anche ad opporsi al voto per gli stranieri, che pure avevano previsto nel 2011, dando a noi la possibilità però di farne una cosa seria, esigendo i 5 anni di residenza, che loro non avevano introdotto. E a terrorizzarci prima per lo tsunami degli stranieri alle urne, poi a chiedere le dimissione di Fenaroli per il fatto che l’ondata non s’è vista…complici – ci dicon loro –  rumeni e cinesi.

Han fatto bene ad intestardirsi pure contro il voto dei sedicenni, smentendo i leghisti dell’Emilia, pur di dare a noi la possibilità d’un segnale positivo per i giovani. Con una generosità che non è da tutti.

 

Han fatto bene, sempre loro, a richiedere liste di partito per i Quartieri, quando abbiamo fatto nostra la proposta loro del 2011 per una lista civica di cittadini autocandidati. E a picchiar duro contro l’operazione “corean-sovietica” della lista perché – al netto di viaggi e soldi del Salvini in quel dell’Est, – mai saremmo riusciti a render meglio che per i Quartieri non c’erano simboli di partito. E che protagonisti erano cittadini ed associazioni.

Han fatto infine molto bene a  vivacizzare il tutto mettendo in piazza lo spettacolo variopinto delle loro divisioni, tra chi voleva o non voleva votare. Aiutati pure dalle vicende della Provincia con il gruppo di Forza Italia spaccato a metà. Mentre la maggioranza in Loggia viveva, ahimè, la stagione grigia della sua unità.

Ritorno al punto da cui son partito, ovvero dal buon Samaritano. Parabola che ha un senso quando uno  è aggredito dai briganti. Ma se quell’uno sceglie persino di fustigarsi e di bastonarsi in testa, chiedo all’amico Onofri, che senso ha far comunque il Samaritano senza neppur essere ritenuto un “buon”?

Prima sulle Circoscrizioni, nel 2007, con sei mesi di paralisi delle Commissioni. Oggi sui Quartieri, il centro destra ha scelto la contrapposizione pregiudiziale. Persino sulle cose proposte da loro stessi. L’obbiettivo della Lega era ed è lo stesso: boicottare la partecipazione, per via legislativa o di “filibustering”.

Forza Italia, ormai come l’Intendenza, segue. Vedremo se questo loro esser proni verrà confermato, anche in futuro, con i nuovi Quartieri in attività.

A questo punto non so se sia problema di bontà o altro. So solo che in politica l’ingenuità è un peccato mortale. Ma d’altronde Onofri c’ha pur già provato a fare l’Avis per la Lega in Provincia. Col suo voto pesante per un dirigente leghista. Risultato poi eletto, ma dimesso perché non  eleggibile.

Non so se tale scelta sia da Onofri ritenuta un errore. O la speranza sua d’un investimento politico. Quindi, un qualcosa di cui ringraziarlo in futuro. Come sopra ho peraltro amichevolmente ringraziato, per i loro successi, i Paroli ed i Rolfi, i Margaroli ed i Gallizioli.

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1 COMMENT

  1. Bragaglio dovrebbe dirci perché ha prima ucciso le circoscrizioni e ora fa tanto l’ironico quando il decentramento amministrativo è ai minimi termini grazie alle decisioni dei governi a lui amici.

  2. non credo ci sia proprio nulla da ironizzare, cmq contenti voi del 10% di partecipazione contenti tutti, noi non lo saremmo per niente!

  3. Rieccolo! Non ci eravamo accorti della sua assenza, così come non ci accorgeremo della sua presenza, un istante dopo aver dato un’occhiata alle sue elucubrazioni. Ad ogni buon conto lo informo che gli riesce meglio la pedanteria che il sarcasmo. Faccia il pensionato.

  4. Non mi piace Bragaglio e la sua ironia a buon mercato ma ancor meno e lo dico da elettore del centrodestra,mi piace lo sfascismo del duo Gallizzioli/Margarol i con il Maione d'appoggio.Il capogruppo di Fi se vuol portare il partito al 5% lo deve solo dire !

  5. Bragaglio come al solito viaggia una spanna sopra i forzisti alla Margaroli ,mi piacerebbe un suo sagace commento sul duo DelBono/Bonometti; il rosa e il nero.Bonometti ormai nel suo delirio di onnipotenza spara su tutti ,in particolare sui parlamentari bresciani a suo dire inetti e incapaci,ma in particolare sulla politica.Salva solo Aib e i "suoi" amici banchieri.Delle imprese che falliscono ogni giorno grazie anche alle banche non dice nulla .

  6. Beh, diciamo che nel caso specifico l’ironia della critica portata alle strategie e alle tattiche politiche del centrodestra e di Onofri è diffcilmente contestabile. Peccato però che proprio Bragaglio sia, e sia stato in passato, il simbolo della politica disponibile a trattare con tutti, ma proprio tutti e di tutti gli schieramenti, pur di traguardare un successo elettorale. Su tanti, proviamo a ricordargli magari le Provinciali del 2004 (perse comunque dal centrosinistra) e quel secondo turno spalancando le porte alla Lega Lumbarda in spregio ad alleati schieratisi al primo turno. Ecco, diciamo che un po’ tutti azzardano…investim enti politici.

  7. Un paio di osservazioni. La prima. Padano m’attribuisce la colpa di aver ucciso le circoscrizioni. Evidentemente mi confonde con Calderoli. Non male il colpetto etilico per un leghista. Il passaggio dalle 9 alle 5 circoscrizioni, a Brescia nel 2007, fu dovuto alla Finanziaria che imponeva un risparmio attraverso il raggruppamento a 30 mila abitanti per circoscrizione. Come avvenne con le 5 circoscrizioni. Con il centro destra che prima fece la guerra, per poi portarle in giro nei convegni come un modello per l’Italia. Memorandum m’attribuisce, quasi fosse un misfatto, una politica delle alleanze. Nel 2004 si tentò con Tino Bino un cambio. Tra Cavalli e Bino al primo turno la differenza tra un 38,5% ed un 36%. Nulla di strano un accordo nel ballottaggio che ci rapportasse anche con Paolo Pedersoli dell’Alleanza Lombarda. Spalancammo le porte? Quando mai? Pedersoli era già presente e per un errore guadagnò un secondo seggio a danno di Rifondazione. E poi il tutto con il ricorso al Tar si aggiustò. Con Rifondazione che quasi a parità di voti (circa il 5%) ebbe il secondo seggio. Passando da zero a 2 seggi, tanto per dire a chi la porta si spalancò…

  8. L’ironia di Socrate era cosa diversa dalle esternazioni della casta che sottolineando il detto e rimangiato(nessun riferimento ai forchettoni),ciò che sono e ciò che fai,ricordano più gli scambi di suocera e nuora o i rinfacci delle zitelle che il buon operare delle maieutiche. Hanno colto il rifiuto degli italiani, ma fanno finta di essere ancora accettati.

  9. Nel 2004 l’apparentamento al secondo turno con Alleanza Lombarda Autonoma (quelli esperti in confusioni su simboli e sigle simili a questo o quello), nel caso di vittoria di Tino Bino avrebbe ecluso dal consiglio provinciale un alleato già tale dal primo turno, e precisamente l’unico eletto dell’Italia dei Valori. Ma rivinse Cavalli. Quindi, nessun rancore, simpaticamente, compagno Bragagliosky.

  10. il "pensiero" di Bragaglio, dopo attenta traduzione in italiano comprensibile, più o meno è il seguente: l’opposizione fa schifo, sia che disprezzi (PDL e Lega) il progetto dei consigli di quartiere, sia che lo appoggi con qualche legittima critica (Onofri). In particolare a Bragaglio rode la posizione di Onofri, che impedisce al PD di farsi vanto da sola del, seppur risicato, successo delle elezioni. Il resto, come al solito, è solo uno sforzo sovrumano di darsi un tono intellettualistico-p olitichese

  11. Capisco tutto, sentimenti e risentimenti, ma la lista Di Pietro-Occhetto (sic) aveva – purtroppo – solo 1,6%. E non era , con tutto il rispetto, l’ombelico attorno a cui far ruotare le alleanze. Caro IDM, con la vittoria avremmo avuto problemi opposti a quello delle esclusioni. In ogni caso, scusami, ma mi sfugge il senso politico della tua preistorica polemica…e preferisco di gran lunga arrendermi, senza condizioni e senza ulteriori repliche.

  12. Io sono d’accordo, guardiamo all’oggi. Siamo allla fine del 2014, con la prospettiva di elezioni anticipate, ed incrociando tutti i più autorevoli sondaggi di questa settimana l’unico dato che ha del clamoroso e che li accomuna è l’ascesa inarrestabile della Lega Nord 3.0 (dopo quelle di Bossi e Maroni, oggi è quella di Salvini) ricompresa in una forbice che va dal 13,5% al 15,2% grazie ai voti che andrebbe a prendersi al Centro e al Sud (incredibile, ma vero…). Ed infine si legge che mediamente il 39% degli italiani si dichiara oggi non disponibile ad andare a votare, come già si è visto nel caso delle Regionali in Emilia Romagna. Sintesi: altro che dissertazioni sui consigli di quartiere a Brescia, qui gli scenari politici stanno cambiando di nuovo e ad una velocità incredibile. E ci chiede anche e purtroppo, caro Bragaglio che abita nel PD, dove abiti invece la sinistra, la sua sinistra, quella protagonista della storia italiana.

  13. Il tempo avanza e gli obbiettivi si fanno più sfocati. Il ”mito arguto” è passato dal dibattere dei massimi sistemi (?) ai comitati di quartiere. Tra un paio di anni sarà pronto per intervenire da par suo come capzioso-causidico capo condominio. Naturalmente ci sarà sempre un sopravvissuto che gli farà da spalla. P.S. Il PCSUS è morto.

  14. Onofri, invece, dovrebbe spiegare le motivazioni vere che lo hanno portato a votare Claretti alle provinciali. Ha ragione Bragaglio a chiederle!
    Alla faccia del "civismo senza paraocchi".

  15. Sinistrati: hai ragione, ma ogni cosa ha un suo spazio. E tempo al tempo. Qui ed ora si parla dei Quartieri di Bs e non del nostro Quartier generale.
    Lettore: davvero singolari i tuoi consigli. Come il tuo ingenuo anonimato. Mi roderebbe – dici tu – riconoscere i meriti dell’ avv. Onofri che oscurerebbero il PD. Ed il Centro Sinistra, aggiungo. E perché mai? Visto che anche in politica esistono le proporzioni. E pure – se non ti sfugge – un senso delle stesse. Risparmiamoci almeno le stramberie. Sull’ultimo Onofri la mia valutazione è diretta e per nulla circonflessa. Proprio per la stima che gli ho sempre manifestato, m’intristiscono i segnali d’una sua deriva. Il suo voto in Provincia. Solo questo mi rode. Il rischio d’una dissipazione di sé e del suo progetto civico. Sbaglio? Spero…
    In quanto al consiglio tuo, Lettore, di starsene zitto zitto per non rispondere alle mie critiche te la vedrai ovviamente con Onofri. So solo che le risposte son sempre date, sia parlando che tacendo. Ma tu perché tanto ti preoccupi? Mica dovresti eventualmente scriverla tu, come un Ghostwriter, la sua risposta. O no?

  16. MA DAVVERO QUESTO PENSA CHE SE I CITTADINI AVESSERO REPUTATO UTILI I CONSIGLI SI QUARTIERE NON SAREBBERO ANDATI A VOTARE. MA PENSA CHE SIANO TUTTI STUPIDI?

  17. perché al posto di polemizzare sui risultati delle elezioni definite un fallimento la Lega Nord e Forza Italia non spiegano come mai non le hanno fatte dopo averle promesse e decise nel 2010 nel Consiglio Comunale di Brescia?
    Mi chiedo: come mai gli avvocati Onofri e Corbetta non dicono ai cittadini bresciani le ragioni vere del voto determinante della Piattaforma civica per il sindaco della Lega del Comune di Coccaglio che ha consentito di far scattare per la Lega Nord il secondo consigliere in Provincia?

  18. Il perchè è prresto detto: in politica, si chiama consociativismo spartitorio, palese od occulto che sia o possa sembrare. Sveglia !

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