Il rublo crolla e i turisti russi salutano il Garda

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Una caduta in picchiata quella del Rublo che arriva fino al Lago di Garda: la moneta, che in un anno ha perso metà del suo valore, sta facendo soffrire l’economia di Mosca, ma anche quella delle zone lacustre bresciane. E gli albergatori sono già in allerta.

La preoccupazione per il deprezzamento della moneta è tale che, come si legge sulle colonne del Corriere della Sera Brescia, due settimane fa un turista russo ha chiamato l’hotel Olivi di Sirmione per anticipare il pagamento della vacanza della prossima estate. “L’anno scorso pernottavano nella nostra struttura per le feste natalizie 23 famiglie provenienti dalla Russia, quest’anno invece, abbiamo soltanto due prenotazioni”, afferma Franco Cerini, titolare dell’albergo.

Secondo il presidente degli albergatori di Sirmione, Angelo Roman, il calo si era già gatto sentire in estate. “La crisi ucraina e le sanzioni comunitarie hanno determinato una diminuzione dei pernottamenti dal 15 per cento. E la vera crisi la vedremo nel 2015”.

“Al Villa Cortine Palace Hotel di Sirmione – spiega il general manager Roberto Cappelletto – dal 2013 al 2014 le prenotazioni fatte dai russi sono passate dal 20 al 13 per cento e quelle degli ucraini sono scese dal 10 al 18 per cento”. La soluzione secondo Cappelletto e Cerini non è di applicare sconti per inseguire il deprezzamento del rublo, ma puntare sull’attenzione e sui nuovi mercati come Brasile, India e paesi arabi.

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1 COMMENT

  1. Goldman Sachs profetizzava nel 2000 che le economie mondiali storiche sarrebbero state soppiantate in pochi anni dalle economie emergenti dei BRIC, acronimo che ricomprendeva Brasile, Russia, India, Cina. La Russia sta franando, il PIL cinese sta paurosamente rallentando, il Brasile arranca e l’India segna il passo. Occhio…

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