Infermiere visita pazienti e compila ricette al posto del medico: il caso in Tribunale

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Falso ideologico ed esercizio abusivo della professione medica. Sono queste le accuse a carico di due persone che ieri sono finite per la prima volta davanti al giudice nell’udienza preliminare presso il Tribunale di Brescia.

Il racconto dei fatti non può non partire dall’età dei due protagonisti, ormai prossima ai settant’anni. Dopo diverse segnalazioni, nel 2012 l’Asl e i Nas hanno iniziato una lunga indagine sull’attività di un ambulatorio medico cittadino dove pareva che un infermiere visitasse pazienti e prescrivesse ricette al posto del medico. Questo un po’ per il rapporto di fiducia tra i due, un po’ per l’esperienza accumulata dall’infermiere e dalla sua indubbia affabilità con i pazienti, e un po’ anche perché mai c’è stato alcun problema evidenziato dai pazienti, se non altro non dal punto di vista strettamente sanitario (nessuna prescrizione sbagliata, nessuna leggerezza, nessun abuso). Da segnalare che pare che l’infermiere almeno in un caso possa avere effettuato anche una visita a domicilio. 

Al termine dell’indagine, come raccontato sulle colonne del quotidiano Bresciaoggi in edicola stamane, dove è riportata la notizia, è arrivato il rinvio a giudizio. Nell’udienza preliminare di ieri l’infermiere ha chiesto il patteggiamento a 9 mesi, mentre il medico e il suo avvocato hanno deciso per il patteggiamento, nella convinzione di riuscire a dare la propria versione delle cose e spiegare le proprie ragioni.
(red.)

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