L’ASL di Brescia nei giorni scorsi, durante i controlli ordinari in tema di prevenzione nell’ambito dell’igiene degli alimenti, ha rinvenuto nella mensa dell’asilo nido di una scuola dell’ovest bresciano, gestita da una società cooperativa, una partita di pasta e riso, perfettamente commestibile, riportante però la dicitura “Aiuto UE prodotto non commerciabile”.
Gli accertamenti, che hanno previsto la collaborazione con l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura e sono terminati il 22 dicembre scorso, hanno portato sotto indagine per reato di “Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche”, la cooperativa.
Nel corso dell’ispezione il personale di vigilanza ha provveduto al sequestro cautelativo degli alimenti e ha avviato accertamenti per appurare la sussistenza di eventuali illeciti amministrativi e penali collegati alla fornitura ed utilizzo degli alimenti rinvenuti.
Più di una volta abbiamo effettuato lavori presso asili o simili gestiti da cooperative, anzi "la cooperativa" per eccellenza nell’Ovest bresciano. Nei magazzini abbiamo visto anche noi questo cibo di cui si parla nell’articolo e siamo rimasti sorpresi. Anche perchè nell’ailo i cittadini pagavano una retta sostanziosa….Magar i adesso si scoprono altre "magagne2 di "questa cooperativa". Ci spiace che il giornalista, così solerte in altre occasioni a mettere nomi e cognomi, in questo caso non dice il nome….
Ma non si può sapere chi è questa cooperativa? Non è una notizia?
ma chiudetele tutte queste 15.000 Coop che di Onlus non hanno proprio nulla
La percentuale di delinquenti nelle cooperative è la stessa che troviamo nelle aziende profit.
Bisognerebb e per questo fare i nomi, in modo che i delinquenti non continuino a delinquere.
Perchè nell’articolo non si fanno nomi? Chi scrive non è sicuro di quello che dice?