Anche a Brescia il concerto di Capodanno: ore 17.30 al Teatro Grande

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Da Franz von Suppé all’immancabile Johann Strauss del "Danubio Blu", passando per Domenico Cimarosa, Wolfgang Amadeus Mozart, Camille Saint-Saëns, Felix Mendelsshon Bartholdy e altri. Anche quest’anno, per la dodicesima volta, Brescia avrà il suo concerto del 1° gennaio presso il Teatro Grande.

L’appuntamento, reso possibile grazie al sostegno di Franchini Acciai di Mairano e di Brescia Mobilità, è per le 17.30. A dirigere la Brixia Symphony Orchestra diretta sarà il maestro Giovanna Sorbi, la presentazione a cura di Clara Camplani. Il ricavato sarà devoluto in beneficienza a favore della Fondazione Nikolajewka di Mompiano. 

La biglietteria del Teatro Grande sarà aperta due ore prima dello spettacolo, itagliandi sono acquistabili anche sul circuito www.vivaticket.it, al prezzo di 35 euro per la platea, 30 per la poltrona d’orchestra o per il posto in palco, 25 per la prima galleria e 20 per la seconda.
(red.)

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1 COMMENT

  1. Io mi sono sentito dal vivo, dai gradini di Trinità dei Monti in Piazza di Spagna a Roma, il tradizionale concerto della banda Nazionale della Polizia di Stato: freddo polare riscaldato da interpreti davvero bravi e preparati. L’inno nazionale, a conclusione di sentite esecuzioni di Lehar, Puccini, Morricone, Gershwin, è stato cantato dai presenti italiani in mezzo ad una folla di stranieri di tutto il mondo: noi abbiamo ancora cuore, poveri sudditi italici. Anche a Brescia hanno suonato l’inno nazionale al concerto di Capodanno ? Se no, io ci penserei per l’anno prossimo.

  2. Francamente dell’inno itagliano (citazione de itagliandi) m’importa poco……nemmeno in caserma vi era l’obbligo di cantarlo, forse perché anche gli ufficiali di carriera non lo conoscevano? Adesso vi è questa mania: non la capisco, anche perché non vi è alcuna legge che impone di cantarlo. Già la musichetta è quella che è, ma le parole sono abbastanza offensive (per essere politicamente corretto le definisco così).
    Certo se lo volete imporre per legge dall’asilo….come ai tempi del fascio e dell’URSS….

  3. Cantare l’inno nazionale è anche per me una questione del tutto irrilevante e pure inutile, ma sentirlo cantare da tanti italiani convinti di poterlo e magari doverlo fare in mezzo ad una marea di cittadini stranieri in vacanza in Italia, a me non è affatto dispiaciuto e l’ho fatto pure io: chiamiamolo un segnale di orgogliosa sopravvivenza di un Paese e, ricordiamolo ogni tanto, di una città come Roma che definire ancor’oggi unica al mondo per storia e cultura non è affatto azzardato, alla faccia dei mafiosi e dei corrotti che la popolano. Andateci a Roma, ogni tanto, cari padani magari senza andare alla splendida mostra interattiva su Augusto e l’età augustea ai Mercati Traianei o alla mostra di livello mondiale "da Guercino a Caravaggio" a Palazzo Barberini. E magari ogni tanto ricordatevi che Einstein diceva:"la mente è come il paracadute, se non è aperta non funziona". Buon 2015 a tutti.

  4. De gustibus non disputandum est….tanto a Roma sono molto contenti che spendiate i vostri soldi volontariamente,oltr e a quelli "estorti" con le imposte. Lei così attento non può non notare come in pratica la gestione pubblica proprio a Roma sia un fallimento economico. Il bello è che annualmente c’è una ulteriore iniezione di soldi che vengono raccolti da altre parti con un SalvaRoma. Tutte le ispezioni condotte al riguardo hanno dimostrato che sono soldi buttati perché non vi è mai stata un’inversione di tendenza, e questo sia con Rutelli, Veltroni, Alemanno, Marino.

  5. Come volevasi dimostrare: è di oggi la notizia che i vigili urbani di Roma sono il doppio di quelli di Milano e staccano un terzo delle multe.
    A livello economico costano il 14,5% in più dello standard, a Milano il 38,3% in meno.
    Certo a Roma la maggiorazione notturna è pagata anche per i turni 16-23 e 17-24, quando il contratto nazionale lo prevede solo dalle 22-06. A Brescia?

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