Sembrava un litigio futile, di quelli che capitano ogni giorno invece l’epilogo poteva finire in tragedia. I protagonisti sono un 38enne di Vobarno e il padre. Il primo durante la lite ha preso una delle katane che custodiva illegalmente e ha colpito il genitore minacciandolo anche di morte.
Ad accorgersi di ciò che stava accadendo sono stati i vicini di casa che hanno immediatamente avvertito i carabinieri di Vobarno, intervenuti tempestivamente per sedare gli animi e disarmare il 38enne, nullafacente e già pluripregiudicato.
I militari hanno scoperto così che l’uomo deteneva in casa altre due katane, spade giapponesi lunghe oltre il metro, oltre ad un coltello a serramanico. M.R, le iniziali dell’aggressore, è stato denunciato a piede libero e ora dovrà rispondere di minaccia aggravata, danneggiamento, percosse e porto abusivo di armi e omessa denuncia.
avrà visto troppe volte kill bill
e sono italiani… quindi vediamo qui i soliti anti-immigrati che dicono
violenza, violenza, violenza: buon 2015 a tutti
Dico che se messo male e che il tuo è razzismo al contrario
Su tutti i siti leggo di "katane" (secondo me al plurale rimane katana, visto che non è una parola italiana) detenute illegalmente, ma si tratta sicuramente di riproduzioni acquistabili da chiunque online o in una coltelleria della nostra città…una vera katana costa un occhio della testa e non è per niente facile da importare. Non si tratta quindi di armi, ma di oggetti destinati ad altro scopo (ornamentali in questo caso) trasformati in armi improprie (come un martello o un cacciavite) quindi la denuncia di porto abusivo di armi dovrebbe valere solo per il serramanico. Se avesse custodito delle katana illegalmente, più che porto abusivo di armi, avrebbero dovuto denunciarlo per traffico internazionale d’arte.