Festival “Franco Margola”, grandi concerti tra il Teatro Sancarlino e San Giorgio

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Da sabato 10 gennaio a mercoledì 18 febbraio si terrà la sesta edizione del Festival “Franco Margola”, organizzata dall’Orchestra da Camera di Brescia. Cinque i concerti in cartellone, tutti a ingresso libero. La manifestazione è sostenuta da Fondazione Asm, Fondazione Credito Bergamasco e Ballarini S.p.a., ha il patrocinio di Comune e Provincia di Brescia e si realizza anche grazie alle collaborazioni con Conservatorio “L. Marenzio” di Brescia e Passadori pianoforti.

Il debutto del Festival è fissato per sabato 10 gennaio al Teatro Sancarlino (Brescia, c.so Matteotti – inizio ore 20.45) ed è affidato all’Hèsperos piano trio composto da Filippo Lama, violino, Stefano Guarino, violoncello, Riccardo Zadra, pianoforte. La serata, dal titolo "I trii con pianoforte di Beethoven – I concerto", propone la prima tappa di un viaggio nell’universo artistico del genio di Bonn. Il programma, che sta toccando varie sale italiane (Mantova e Vicenza le altre date imminenti),  mostra l’evoluzione del pensiero musicale di Beethoven: muove dall’op. 1, datata 1793, di cui propone il Trio in sol maggiore n. 2, passa attraverso il Trio op.70 n. 1 “Geister Trio” del 1809 e approda all’Allegretto in si bemolle maggiore WoO 39, gioiello dedicato a Rodolfo d’Asburgo (1814).

Domenica 25 gennaio, il Festival opta per l’orario pomeridiano: alle ore 17 porta in San Giorgio (Brescia, piazzetta San Giorgio) il Quartetto Guadagnini (Fabrizio Zoffoli, violino; Giacomo Coletti, violino; Margherita Di Giovanni, viola; Alessandra Cefaliello, violoncello). La sesta edizione del Festival accoglie una realtà giovane e in rapida ascesa,  che, nata nel 2012, solo due anni dopo si aggiudica il premio dedicato a Piero Farulli nella XXXIII edizione del Premio "Franco Abbiati", il più prestigioso riconoscimento della critica musicale italiana. In programma ci sono Quartetto op. 20 n. 2 in do maggiore Hob.III.32 di J. Haydn, Quartetto n. 23 in fa maggiore K. 590 di W.A. Mozart  e Quartetto n. 1 in sol minore op. 27 di E. Grieg.

Domenica 8 febbraio, ancora alle 17, ma al Teatro Sancarlino, il Festival apre una finestra  – che battezza “Spazio giovani” – sui talenti emergenti e affida la scena al duo composto dalla violinista Francesca Temporin e dalla pianista Kim Fabbri. La diciassettenne Francesca Temporin, ha già all’attivo 26 primi premi (si aggiudica tra l’altro la prestigiosa Rassegna nazionale d’archi di Vittorio Veneto), borse di studio e vari premi speciali. Dal 2011 collabora con la pluripremiata pianista Kim Fabbri. Insieme le due tengono apprezzati concerti e sperimentano con successo le prime tappe di una promettente carriera. Alla Sonata per violino e pianoforte in re maggiore op. 12 n. 1 di Beethoven, nella data bresciana abbinano Sonata per violino e pianoforte in la minore op. 137 n. 2 di Schubert e Sonata per violino e pianoforte in la minore op. 105  n. 1 di Schumann.

Venerdì 13 febbraio si torna, invece, al serale: alle ore 20.45 il Teatro Sancarlino ospita la “Serata Margola”, affidata agli Allievi del Conservatorio "L. Marenzio" di Brescia (Giulia Marcomini, violino; Silvia Muscarà, violino; Nicolas Ng, violino; Wen-Hsin Chang, pianoforte; Ching J Tseng, pianoforte; Yoyo Hsieh, pianoforte; Giulia Libertini, violoncello; Hsin-Jo Lo, soprano; Nicoletta Viviani, flauto; Michele Mucci, mandolino; Maria Orlandi, mandolino; Agostina Mari, chitarra) preparati dal maestro Luca Morassutti. In programma di Franco Margola una serie di brani per diverse formazioni cameristiche e dal sapore vario, così da rendere omaggio alle molteplici tinte della produzione del maestro bresciano: Gran Sonata per mandolino e chitarra, Romanza senza parole, Tre pezzi per mandolino e pianoforte, Compito di composizione (15/06/’33) per violino e pianoforte, Aria per violoncello e pianoforte, Tre liriche per soprano e pianoforte, Notturnino e Sonata per flauto e pianoforte, Piccola Suonata per violino e pianoforte, Partita per due violini.

Gran finale affidato all’Orchestra da Camera di Brescia – nella sua unica presenza al Festival per quest’edizione – e al primo oboe della Scala, Fabien Thouand. Nella cornice di San Giorgio, mercoledì 18 febbraio (inizio ore 20.45) insieme danno vita a una serata che propone suadenti capolavori del Sei-Settecento. Luogo, interpreti e repertorio concorrono a rendere preziosa la serata conclusiva del Festival, che propone al pubblico Concerto grosso in re minore op. 3 n. 5 HWV 316 e Concerto grosso in sol minore op. 6 n. 6 HWV 324 di G.F. Händel, Concerto per archi e basso continuo in la maggiore RV 158 di A. Vivaldi, Concerto per oboe, archi e basso continuo in re minore di A. Marcello e Concerto in la maggiore per oboe d’amore, archi e basso continuo BWV 1055 di J.S. Bach. Tutti i concerti sono a ingresso libero e fino a esaurimento dei posti disponibili.

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