Apertura Dia a Brescia, Girelli (Pd): servono risorse umane e finanziarie

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Il Consigliere Regionale Gian Antonio Girelli, presidente della Commissione Speciale Antimafia della Regione Lombardia, commenta così la costituzione a Brescia di una sezione della Dia:

"L’ufficializzazione da parte del Procuratore Generale Dell’Osso della costituzione a Brescia di una sezione della Dia é davvero un’ottima notizia. Da tempo a vari  livelli si chiedeva che ciò avvenisse nella consapevolezza che il fenomeno mafioso ben presente in tutta la Lombardia, e in modo più che significativo a Brescia e provincia, avesse bisogno di questa realtà per poter essere efficacemente combattuto e sconfitto. É chiaro che ora si tratta di mettere a disposizione risorse umane e finanziarie per permettere alla Divisione di svolgere al meglio la sua attività. É altresì un ulteriore richiamo al senso di consapevolezza e responsabilità che istituzioni, realtà associative e cittadini devono sempre più assumere verso la mafia, l’illegalità e la corruzione. É una lotta che non si può solo delegare, ma intraprendere insieme”. E continua Girelli: “Estromettere dalla politica e dalle istituzioni i disonesti, i collusi, i faccendieri, é più che mai urgente ed indispensabile. Rompere quella fascia  grigia  dove si nasconde tanta omertà o "distrazione", comportamenti apparentemente legali, ma in realtà profondamente disonesti, é indispensabile. Mi auguro che presto anche nella realtà bresciana molte istituzioni manifestino la volontà di aderire ad Avviso Pubblico e sottoscrivano la Carta di Pisa. É un preciso impegno, un’assunzione di responsabilità, capaci di prevenire il malaffare e individuare le "mele marce" presenti sul territorio."

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1 COMMENT

  1. Mi sono quasi commosso nel leggere Girelli che, quasi da dipietrista post-litteram, afferma forte e chiaro: "estromettere dalla politica e dalle istituzioni i disonesti, i collusi, i faccendieri, é più che mai urgente ed indispensabile". Un Girelli che poi, quasi da pentastellato, chiede addirittura alle Istituzioni di aderire alla Carta di Pisa, invitando tutti ad "un preciso impegno, un’assunzione di responsabilità, capaci di prevenire il malaffare e individuare le "mele marce" presenti sul territorio." Incredibile, un postdemocristiano,ex -popolare-margherito , oggi piddino renziano che ci onora tutti, uno che guarda al futuro, che la sa lunga e la fa breve. Quasi un inno smisurato al rispetto della legalità, soprattutto nella gestione della cosa pubblica. Ottimo e abbondante, come dice Alberto Sordi davanti al generale mentre distribuiscono il rancio alle truppe nel film "La Grande Guerra".

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