La moglie muore di tumore: sul necrologio le accuse del marito al Comune

8

Un necrologio apparso nei giorni scorsi sui muri di Desenzano del Garda ha suscitato non poche polemiche tra i cittadini. Il motivo? Il marito della defunta ha voluto piangere la scomparsa della moglie con un attacco diretto al Comune, ma sopratutto alle “scelte comunali che ci hanno reso le condizioni di vita insane e degradate”.

La donna è morta dopo una lunga battaglia contro il cancro che, stando alle parole scritte sul necrologio dal marito, sarebbe stato causato dall’inquinamento prodotto da un’azienda specializzata nella produzione di pistoni fusi e stampati e canne centrifughe, e vicina di casa della famiglia in questione.

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

8 Commenti

  1. trovo la cosa davvero di cattivo gusto. Certo, forse il comune avrebbe potuto fare qualcosa, non conosco l’azienda in questione, ma mi pare che la rabbia di questo marito dovrebbe finire ora…

  2. se hai combattuto tutta la vita contro una fonte di inquinamento che ti ritrovi sotto casa senza averlo richiesto, beh allora la rabbia ci sta tutta, altroché.

  3. scommettiamo che il sindaco Leso farà orecchie da mercante. questi politici del Pd sono bravissimi a far finta di nulla quando non sanno come rispondere!

  4. Condoglianze ai famigliari della signora. La morte di un caro per malattia è devastante.
    Al signor silenzio mi permetto di segnalare il fatto che rasenta davvero il patetico. La Leso è in carica da due anni.

  5. adesso pero’ cosa c’entra il pd e la sig. ra Leso? il padrone di quella fabbrica era pure candidato di punta di forza italia anni fa per cui se proprio …. comunque sta di fatto che aziende come quella e come altre tipo la ex federal mogul ormai site nel cuore del paese andrebbero delocalizzate con incentivi ed accordi con comuni limitrofi per creare zone industriali (per quelle poche che resistono ancora) servite da strade importanti e meno impattanti rispetto al centro residenziale e turistico del paese …. ma questa e’ un’altra storia purtroppo comunque condoglianze per la signora e per il dolore e si puo’ capire la rabbia in queste situazioni

  6. Muore la persona più importante della tua vita probabilmente a causa di un'azienda che inquina e si dovrebbe star zitti??? Tu sei una pecora! Abbi rispetto x il dolore altrui , CONIGLIO!

  7. A questo punto mi chiedo,ma se in una data zona,c’è una rilevante manifestarsi di malattie,sicuramente causate da inquinamento,chi è preposto e ha la facoltà di controllare e provvedere,intendo le asl,ma non solo,cosa fà.Forse la cattiva abitudine di scegliere i dirigenti della sanità solo in base alla fedeltà al partito di riferimento,e non ad una auspicabilissima competenza,è una delle cause perchè nessuno fà mai niente,esprimo massima solidarietà alla persona in questione e ne condivido la rabbia.

  8. Il dolore va sempre rispettato anche se porta a gesti clamorosi, così come l’angoscia di sapere come parte dei rischi di ammalarci gravemente siano legati a danni ambientali creati dall’uomo e dalle sue attività. Difficile girarsi dall’altra parte e non richiamare anche le Istituzioni pubbliche a responsabilità che certamente ci sono anche se vengono da anni di superficialità e sottovalutazione dei problemi. Solidarietà e vicinanza a chi ha perso una persona cara che ha visto sicuramente soffrire.

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome