Sgombero forzato alla ex Kag di Pisogne: 6 attivisti portati via di peso

0

L’amministrazione lo aveva annunciato e questa mattina alle 8,30 le forze dell’ordine hanno fatto irruzione nello stabilimento della ex Kag di Pisogne, occupata dal primo giorno dell’anno, sgomberando i 6 attivisti che si trovavano all’interno.

I sei hanno opposto resistenza passiva costringendo i militari a portarli via di peso. Ora con la supervisione dei carabinieri lo stabile verrà sgomberato da tutto il mobilio e le attrezzature della Kag. In luglio il comodato d’uso concesso all’associazione era scaduto e il sindaco Diego Invernici aveva concesso una proroga fino al 1 gennaio per trovare una nuova sede, ma di fronte alla resistenza degli attivisti ha dovuto far intervenire le forze dell’ordine.

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

1 COMMENT

  1. A parziale rettifica della notizia pubblicata, segnalo che gli occupanti dello stabile sono usciti con le loro gambe, in modo del tutto pacifico e civile, e non "portati via di peso" dalle forze dell’ordine intervenute.

  2. Le elezioni comunali a Pisogne ci sono state alla fine di maggio,a luglio subito l’ordinanza del sindaco con la revoca della concessione d’uso del capannone…strana quell’urgenza.Un formentini bis con vent’anni di ritardo,come andò a finire a Milano si sà,quel sindaco che aveva fatto della lotta ai centri sociali il suo cavallo di battaglia non cavò,letteralmente,u n ragno dal buco e,alla fine, non ebbe neanche più la fiducia dei suoi elettori,noi intanto in valle dobbiamo subirci questi inutili,ridicoli e costosi replay.Ma per quanto ancora dovremo sopportare l’arroganza di certi sindaci,perfetti apprendisti sceriffi da dilettanti allo sbaraglio.I muscoli,quando occorrono,indirizzia moli su bersagli giusti.Decine di agenti in assetto di guerra,impiegati per cacciare 4 ragazzi inoffensivi,al ridicolo non c’è mai fine.

  3. Ho visto nascere, quasi 20 anni fa, il "C.A.G." di Pisogne, dove l’acronimo stava per "Centro di Aggregazione Giovanile". Ora il nome è cambiato in K.A.G., Kapannone Auto Gestito. Il passaggio dalla "C" alla "K" , come pure quello dall’aggregazione dei giovani all’autogestione, non poteva non produrre effetti politici. Sig. Camuno, lei avrà anche ragione, ma le spiegazioni del Sindaco Invernici, piaccia o non piaccia, non fanno una piega: convenzione scaduta e nuova destinazione d’uso dei locali (Protezione Civile).

  4. Da C.A.G. a K.A.G.mi faccia capire perchè il cambio di sigla avrebbe dovuto avere nientepopodimeno che conseguenze politiche,in sostanza,cosa facevano di così tanto insopportabile per il comune di Pisogne questi ragazzi.E poi,un’altra cosa:la politica deve essere gestita per forza, anche con una buona dose di mediazione,in secondo luogo:quando uno è sindaco,è il sindaco di tutti,anche di questi giovani.

  5. Ma come mai gli "antagonisti" piagnucolano sempre per avere stabili comunali per usarli a loro discrezione e se qualcuno cambia destinazione d’uso ( per la comunità e non solo per loro) minacciano sfracelli???Forse perchè sono belli , bravi e buoni….In ogni caso adesso sono fuori.Se la mediazione che intendete Voi carissimo utente @PAOLO è quella di accettare sempre le occupazioni di questi bravi ragazzi….In ogni caso andate a vedere la loro pagina facebook, quanto sono , buoni e democratici questi giovani…e soprattutto aperti al dialogo con chi non la pensa come loro….

  6. Caro utente, non vi venga a dire che si scandalizza per certe dinamiche della politica!! E poi: Non mi risulta che il Sindaco di Pisogne abbia soppresso l’Associazione K.A.G.. Ha solo chiesto che venisse lasciato libero lo stabile di proprietà comunale che l’Associazione utilizzava, essendo scaduta la convenzione che ne autorizzava l’uso, per destinarlo ora ad un’altra associazione. I ragazzi del Kapannone (cui va tutto il mio sostegno morale) potranno continuare a svolgere liberamente la loro attività altrove, magari autogestendo anche il proprio mantenimento abitativo (cosa che farebbe loro grande onore).

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome