Inquinanti entro i limiti per l’inceneritore: ora le scorie sotto osservazione

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Dopo quattro mesi dalla sua costituzione l’ Osservatorio comunale sul termovalorizzatore rilascia i primi dati, tratti da quelli grezzi forniti da A2A. I dati, certificati poi da laboratori esterni all’azienda e in diversi casi validati dall’Arpa, mostrano come gli inquinanti che, quotidianamente, l’inceneritore produce sono tutti al di sotto dei limiti di legge. In particolare, il parametro diossina è cento volte sotto il limite di guardia.

Questo succede ogni giorno, ma guardando al parametro annuale, i vari dati sommati mostrano come il camino di via Codignole produca il 10% delle polveri cittadine. Se infatti nel 2010 la sua "produzione" era dell’8%, oggi tale cifra cresce e "non perché l’inceneritore inquini di più – ha spiegato Giulio Sesana, ex direttore Arpa e membro dell’osservatorio al Corsera- ma perché le altre fonti (traffico, acciaierie) producono meno emissioni per via della crisi e per l’ammodernamento degli impianti".

A commentare i dati dell’Osservatorio anche il suo presidente, nonché assessore all’Ambiente, Gigi Fondra che sottolinea come non ci siano picchi anomali per biossido di zolfo o le polveri sottili, mentre al contrario ce ne siano per gli ossidi d’azoto, per il monossido di carbonio e l’acido cloridrico (sfiorati i livelli di legge tra luglio e agosto del 2011), in base a quello che si brucia.

L’osservatorio, nei prossimi mesi, sarà impegnato a capire il destino delle scorie prodotte dall’impianto che, ricorda il Corsera, sono diverse: 119 mila tonnellate pesanti finiscono in discarica, 40 mila tonnellate leggere e più tossiche in Germania. 

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1 COMMENT

  1. Vorrei che Il Sig. Fondra spiegasse ai bresciani quali vantaggi porta il fatto di bruciare in un’azienda a maggioranza pubblica ( che quindi dipende da lui) 800.000 tonn provenienti da tutta italia ( passibili di diventare 1000.000 grazie al governo nazionale del suo partito) invece che le sole prodotte dai bresciani. Il 10 % delle polveri (per restare solo a quelle) è un’enormità in una città martoriata in cielo terra ed acqua oltre che nel sottosuolo….Non ci dica che l’inceneritore serve a dare danaro ( chissenefrega) al comune perchè qs danaro l’hanno già buttato nelle inutile metro…. ambientalmente parlando. Oltre tutto il porta a porta sempre in arrivo, ma che mai si vede, non porterà vantaggi perchè verrano in proporzione aumentate le importazioni di conferito da fuori. L’inceneritore ormai serve solo alla finanza a cui è stato svenduto ed a far tumori nella città che ne è campione….Chiuderl o sarebbe l’unica azione di buon senso visto che in tutta EU ne è stata programmata la chiusura. Brescia terra dei fumi….

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