Novembre 2015 Parigi ospiterà la Conferenza Mondiale sul Clima, tappa decisiva nei negoziati tra tutti i Paesi per il contenimento dei fattori climatici inquinanti in vista del 2030. Con un anno di anticipo il Consiglio Europeo ha già definito tra i propri obiettivi l’impegnativa riduzione del 40 % delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990. Ed un altro obiettivo riguarda l’efficienza energetica, per la quale è stata fissata dall’ UE al 2030 una riduzione pari almeno al 27 % rispetto all’incremento dei consumi previsto.
Su quest’ultimo obiettivo, lunedì 19 gennaio si terrà nell’Auditorium del Termo utilizzatore (in via Malta a Brescia, inizio alle ore 9), organizzato da AIB ed A2A, un convegno (programma iscrizioni sul sito www.aib.bs.it) al quale parteciperanno il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi ed i Presidenti degli enti regolatori (come il Gestore dei Servizi Energetici, l’Autorità per l’Energia Elettrica, Gas e Servizio Idrico, l’ENEA), oltre ai Presidenti di AIB ed A2A e ad alcuni imprenditori di aziende bresciane che hanno sviluppato progetti di risparmio. Il tema affrontato sta nel titolo del Convegno “Italia 2030. L’efficienza energetica: obbligo o grande opportunità?”, argomento di estremo interesse non solo per l’Italia, ma anche per Brescia. Per la sola energia elettrica, la provincia di Brescia è infatti particolarmente “energivora”: il consumo nel 2013 è stato di 12 miliardi di kWh, pari a quasi il 4 % dei consumi nazionali, due terzi dei quali dovuti proprio al comparto industriale.
La risposta alla domanda posta nel titolo sembra essere semplice: la soluzione sta nel “fare efficienza sostenibile”, ovvero investire oggi in risorse organizzative ed economiche per risparmiare domani sui costi di produzione e di salvaguardia dell’ambiente senza però andare a scapito della competitività. Gli obiettivi che l’Europa e l’Italia hanno intenzione di sottoscrivere comporteranno certamente per l’industria un ulteriore e decisivo sforzo nel campo dell’efficienza energetica, anche perché occorre tener conto di un altro evento che non gioca a favore di essa: l’attuale crisi economica. Sorge a questo punto una seconda domanda alla quale si cercherà di dare risposta lunedì: lo sviluppo dell’efficienza energetica è anche un’opportunità per uscire dalla crisi con la creazione di nuovi posti di lavoro e di nuovi modi di consumo?