Una decina di uomini della Dia – Direzione Investigativa Antimafia – di Milano ieri mattina sono arrivati in provincia di Brescia e si sono diretti all’interno del cantiere Brebemi di Roncadelle, quello per la realizzazione della terza corsia della tangenziale sud e del nuovo raccordo dell’autostrada, dove per più di tre ore hanno raccolto materiale e sentito gli operai allo scopo di escludere qualsiasi infiltrazione mafiosa all’interno delle ditte che stanno effettuando i lavori.
Non è la prima volta che la Dia di Milano visitano i cantieri Tav. E’ già successo per i cantieri di Travagliato e Palazzolo. Del resto, dopo le preoccupazioni espresse dal procuratore generale di Brescia, Pierluigi Dell’Osso, circa l’appetibilità delle grandi opere per la criminalità organizzata, i controlli diventano determinanti. Sono già una trentina infatti le società già escluse perché sospettate di fare affari per conto di gruppi criminali. Ora che anche a Brescia si è costituita una sezione della Dia, i controlli saranno sempre più puntuali.
questo mi sembra il modo giusto di procedere.
il problema è che se trovano qualcosa che non va si blocca tutto chissà per quanto e tutto a discapito dei cittadini…
beh, trenta aziende esluse non mi sembrano poche. Cosa gli hanno fatto a questa gente? scommetto niente, vinceranno altrove
expo, mose, tav, metro, aquila, S. giovanni, grandi eventi sportivi, autostrade, asl, sanità regionale, rimborsi chiamati "elettorali", forniture militari….. etc etc. Poi vengono a cianciare che i soldi per le pensioni e per i lavoratori non ci sono, per il dissesto non ci sono ( ma per F35 e le guerre italiane conto terzi , per le sovvenzioni a fondo perduto alle industrie che licenziano, i 10 mld alla chiesa , tanto per dire, non mancano mai).
Ma perchè li votate ancora queste DITTE ( come giustamente dice bersani) oligarchiche ed antipopolari partitiche…..
hai ragione,meglio scegliere altrove,dove magari ci saia più onesta e trasparenza