Parco delle Cave, Del Bono: (quasi) pronto entro la fine del 2016

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Di Elisabetta Bentivoglio – Se l’accordo tra la Loggia e il cavatore Faustini andrà a buon fine, entro la fine del 2016 due terzi del parco delle Cave sarà a disposizione dei bresciani. Ad annunciarlo è stata l’assessore all’Urbanistica del Comune di Brescia, Michela Tiboni nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche il sindaco Emilio Del Bono, l’assessore all’Ambiente, Gianluigi Fondra e il consigliere capogruppo del Pd, Fabio Capra.

“Presenteremo al Consiglio una proposta di piano attuativo su un comparto estrattivo in dismissione all’interno del parco delle Cave diviso in due parti, una a nord e l’altra a sud di autostrada e tangenziale dove attualmente sono presenti due laghi di cava – ha esordito Tiboni – . Su un totale di 680mila metri quadrati, 586mila saranno ceduti al Comune dopo essere stati risistemati, vale a dire dopo averli trasformati in parco pubblico di stampo naturalistico con tanto di percorso ciclopedonale e piantumazioni varie”.

I restanti metri quadrati, invece, saranno ulteriormente divisi. Nell’ate 20, quello più a sud, 12mila metri quadrati rimarranno di proprietà del cavatore che realizzerà una Rsa privata per l’assistenza agli anziani (9mila mq saranno occupati dalla struttura principale mentre sugli altri 3mila sorgeranno alloggi protetti per anziani). Per consentire l’accesso alla nuova Rsa, il cavatore si impegnerà anche a sistemare via Bove. Sempre sull’Ate 20, in prossimità della Rsa, sono presenti edifici oggi destinati agli uffici e al magazzino che verranno ampliati per 1000 mq e ospiteranno residenze e servizi terziari. A ciò si aggiungeranno anche 1.700 mq dove si realizzerà probabilmente un maneggio.

Nell’Ate 23, invece, quello più a nord, 800 mq saranno destinati alla creazione di attrezzature ricettivo-terziarie, quali ristoranti o strutture utili al parco, mentre 300 mq verranno anch’essi ceduti al Comune per la realizzazione della Casa del Parco.

Oltre agli interventi sopracitati, l’accordo prevede la sistemazione di tre vie limitrofe e utili all’accesso al parco e alla Rsa, in particolare via Bazoli, via Cerca e via Canneto, al quale si aggiunge la creazione di un percorso ciclopedonale sull’Ate 20, sul quale la tecnica di realizzazione è ancora da decidere tra una passerella permanente che colleghi le due sponde del laghetto o un percorso a terra che passi di fianco alla Rsa, anche se in quest’ultimo caso la strada si troverebbe su suolo privato ma asservito ad uso pubblico. La spesa totale che dovrà sostenere Faustini per la realizzazione dei lavori ammontano a circa 1.360.000 euro, al quale si aggiungono i 150mila euro del percorso ciclopedonale, mentre saranno a scomputo le opere su via Cerca, via Bazoli e via Bose per un ammontare di circa 550mila euro per la sistemazione delle strade e 150mila euro per la realizzazione della Casa del Parco.

“Si tratta di un passo in avanti molto importante per la realizzazione di un parco di cui si sta discutendo da trent’anni – ha commentato il sindaco – e questo per tre ordini di ragioni: innanzitutto se la convenzione andrà a buon fine due terzi del parco saranno a disposizione dei brewciani entro la fine del 2016, ma fattore ancora più importante sarà quello di aver fissato una data per la dismissione delle cave, cosa che fino ad oggi non era mai riuscita a nessuno”. E continua: “Si tratta di un cambio radicale rispetto al passato, dove prima si voleva realizzare la Cittadella del cemento (o dello Sport), ora sorgerà un vero e proprio parco naturalistico, proprio come ci chiede la città da decenni”. Anche l’assessore Fondra ha voluto esprimere la propria “soddisfazione per quest’importantissimo tassello messo nella direzione giusta – ha fatto sapere-. In questo modo non solo apriamo ad un progetto di guarigione del parco, ma lo facciamo anche con una metodologia che servirà da esempio anche per altre partite”.

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7 Commenti

  1. beh, dai in questo caso Faustini ci guadagna (solo) 12mila metri quadrati dove realizzerà la Rsa che, da privato, gli farà guadagnare un sacco di soldi. Bravo a Fayustini, altro che Del Bono

  2. il vero nodo della questione mi sembra altro: il comune ha i soldi per mantenere il parco o i bresciani che l’hanno tanto voluto saranno chiamati anche a mettere una mano sul portafogli per far tagliare l’erba? sindaco prego, risponda

  3. Gli interventi del grillino cremonese sono PERICOLOSI. Si differenziano dal 90% dei commenti di questo sito che sono totalmente inutili e privi di argomentazione e proprio per questo motivo sono PERICOLOSI: secondo il suo studiato modus operandi, il nostro pentaliutaio ci regala arzigogolate e ironiche dissertazioni su ogni aspetto della vita politica bresciana insinuando (SEMPRE) dubbi, doppi giochi, truffe a bassa voce (ma sempre molto attento a schivare eventuali denunzie). Con questo schema meramente grillino cerca di far breccia nelle menti molto confuse che popolano questo sito e di far passare il messaggio -tutti ladri-tutti disonesti-solo grillo ci salvera’. Non attecchiamo caro il nostro liutaio cremonese, non sei minimamente credibile.

  4. Non attecchite ? Voleva dire non abboccate, come appunto i pesci all’amo. Lungi da me la propaganda, soprattutto politica per menti confuse. Io parlo solo di fatti, di numeri, di cose realmente accadute e che accadono. Voi che dite di non abboccare, in realtà vi girate dall’altra parte per non vedere, e fate benissimo, nulla da eccepire. Nel caso da commentare ribadisco solo che i Faustini, e lo sanno anche loro da grandi storici imprenditori, hanno ridotto quella zona di S.Polo ad una forma di emmenthal con buchi e sottobuchi scavando lo scavabile e guadagnando milionate di euro. Ora, con clamoroso ma legittimo se accordato vantaggio economico, chiedono di aggiungere cemento in zona mettendolo a reddito (RSA e residenze accessorie) in cambio di una realizzazione per la quale il Comune dovrebbe prima conoscere e determinare i costi fissi e variabili presenti e futuri in capo al proprio malandato bilancio. Nessuna dietrologia. Faccio affermazioni arzigogolate, distorte oppure parlo di truffe ? No, il Parco delle Cave deve essere un parco e basta, senza compensazioni ai privati e senza un solo metro cubo di cemento.

  5. Riporto qui sotto alcuni stralci delle osservazioni dei vari enti interessati al progetto.
    Ministero dei beni e delle attività culturali e del territorio. "si segnala che per quanto riguarda l’ambito ATEg20, l’area è in parte sottoposta a tutela paesaggistica ope legis … Si ricorda che l’autorizzazione paesaggistica è provvedimento autonomo e preordinato a qualsiasi titolo abilitativo urbanistico-edilizio ."
    ARPA: “per quanto riguarda l’ATEg20 si ritiene che nel R(apporto) A(mbientale) e nei relativi allegati non siano stati forniti elementi sufficienti a verificare compiutamente la compatibilità dell’insediamenteo della RSA rispetto al contesto territoriale circostante ed in particolare rispetto alla presenza degli impianti di trattamento rifiuti limitrofi … relativamente al progetto di recupero dell’ATEg23 si rilevano potenziali criticità connesse alla realizzazione di un parco pubblico in prossimità della discarica PROFACTA (Faustini) e del sito inquinato Ex Cava Piccinelli anche in riferimento ai possibili rischi di carattere sanitario per i fruitori del parco … si ritiene tuttavia opportuno … valutare la necessità … di interdire al pubblico la possibilità di fruizione delle aree più prossime alla discarica”
    Il parere dell’ASL lo riporto con il prossimo intervento, perchè ora devo uscire.

  6. Ed ecco uno stralcio del parere espresso dall’ASL: “Nelle immediate vicinanze dell’area su cui è previsto l’insediamento della RSA esiste la ditta Systema Ambiente, industria a Rischio Rilevante, per la quale le linee guida approvate dalla Regione Lombardia … dettano parametri molto puntuali da valutare, soprattutto per quanto riguarda le distanze di danno collegate agli eventi incidentali. … la presenza di elementi sensibili, anche correlati allo stato di salute della popolazione, determina la necessitò di stabilire misure di salvaguardia. …
    Si ritiene che le soluzioni progettuali e soprattutto gli interventi di mitigazione non tengano conto degli impatti cumulativi generati da tutte le componenti presenti nell’area interessata.
    Analog a valutazione viene fatta per l’inquinamento da rumore, da attribuire principalmente al traffico, ma anche agli insediamenti già esistenti e limitrofi come ad esempio le attività di cava. … Si fa infine notare che non sono state affrontate le problematiche che potrebbero derivare durante la fase di gestione delle opere di cantiere …”
    Tutti questi documenti sono integralmente disponibili presso gli uffici tecnici del comune di Brescia, ma leggendo quanto dichiarato dal sindaco Del Bono pare non li abbia nemmeno visti e che si trovino ben nascosti nel cassetto dei sogni dei cittadini.
    Andiamo pure avanti ignorando i pareri espressi (in forma che io ritengo anche piuttosto timida) dagli enti che si occupano del benessere di persone e ambiente: ci ritroveremo presto con nuove gravi situazioni di rischio cui diventerà sempre più difficile rimediare, ed invece di intervenire non ci resterà altro da fare che recintare tutta l’area. In fin dei conti la stessa cosa è stata fatta con i parchi interessati dal problema Caffaro!

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