Brescia Calcio, attivato il fondo per l’acquisto: chiunque può versarci soldi

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Chiamatelo fondo fiduciario finalizzato, azionariato popolare, o Brixia Trust, come vogliono gli ideatori, il succo è lo stesso: un contenitore dove chiunque può far confluire soldi con l’obiettivo di un futuro acquisto della società Brescia Calcio. 

Il progetto Brixia Trust è definitivamente decollato ieri con l’apertura del conto corrente e il versamento dei primi soldi, sotto lo sguardo vigile del notaio Giammatteo Rizzonelli in via Malta. A coordinare il tutto Sdl Centrostudi, che ha aperto il fondo e incaricato il commercialista Stefano Curzio, della Scj Consulting di Trento, di amministrarlo.  

L’obiettivo dichiarato da Serafino Di Loreto e Sandro Musso è quello di far lievitare il conto corrente del fondo fino alla data del 30 settembre (ma anche prima, se vi saranno i soldi sufficienti), per poi presentare un’offerta economica alla società del Brescia e diventarne proprietari. Tutti coloro che allora avranno versato anche pochi euro saranno proporzionalmente rappresentati nella nuova società che gestirà la squadra. 

Un commento da parte di Di Loreto sul mancato coinvolgimento di Sdl Centrostudi di Mazzano da parte di Ubi Banca è riportato stamane sullo colonne di Bresciaoggi: «Qualcuno sta finendo nel burrone, ma noi siamo disposti a darci da fare perché ciò non avvenga. La nostra disponibilità è stata data ed è riconfermata, se poi qualcuno non ci vuole probabilmente dovrà rispondere degli eventi di natura giudiziaria e fallimentare del Brescia Calcio. Hanno un disegno? Menefreghismo? Non lo so. Dico solo che c’è qualcuno che ha messo a disposizione dei capitali e chi aveva l’esigenza di accedervi non ha battuto un colpo. La nostra logica è di creare un coagulo delle rappresentanze economiche, sociali e politiche. Non ci sono limiti».

Nella foto: l’assegno da un milione e mezzo di euro (immagine Fotolive) stanziato da Sdl per il Brixia Trust.
(red.)

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13 Commenti

  1. il problema è che il bresciano medio ignorante che magari non ha isoldi per mangiare e si lamenta che non ha lavoro ci verserà anche dei soldi….

  2. Assegno bancario di 1.500.000 euro di una BCC con data di emissione 20 gennaio 2015, ovviamente non trasferibile: chi è l’ordinatario (cioè a chi è intestato) e chi è il traente (il titolare del conto corrente) ? SDL Centrostudi ? Ma che società sarebbe, chi sono i soci ? Oppure SCj Consulting di Trento: che società è, chi è questo Curzio e chi sono questi Di Loreto e Musso ? Così, visto che si chiedono dei denari e si parla di burroni dietro l’angolo, meglio informare "chiunque, bresciano o non, voglia versare" degli euro al Brescia invece che, ad esempio, alla Caritas.

  3. Il socio fondatore di SDL Centrostudi, Serafino di Loreto (da qui l’acronimo SDL) si domanda, dall’articolo sul Giornale di Brescia di oggi: "Siamo ancora in attesa di capire perché la disponibilità economica di Sdl non è stata presa in considerazione da tutti gli attori che gravitano attorno al Brescia". Forse dovrebbe anche darsi la risposta… Invito a cercare informazioni in rete sui promotori del cosiddetto Fondo Brixia

  4. E’ così difficile pensare a chi intascherà gli euri???? E chi li ha intascati sino ad ora?? Proprio difficile??????? Comincia con C e finisce con I……. Dai non è difficile!!!!!!!!!

  5. Con tutti i problemi che la gente media ha, se non riesce a "salvare" la società chi davvero ha le possibilità economiche, per conto mio il Brescia può smettere di esistere all’istante.

  6. quoto stradivarius, mi sembrano i "lader de galine", persone senza il minimo senso del ritegno e professionalità. Non si sposta 1,5 milioni di euro con assegno, è una pagliacciata, se loro vogliono veramente versarlo dovevano far vedere i documenti bacnari che certificavano il passaggio. Poi manca tutto, un’idea, delle regole, e poi questi chi sono? adesso mi faccio una fotografia con 2 milioni di euro e glie la mando dicendo che io carico sul fondo più soldi di loro!

  7. Le risposte a quanto chiedevo retoricamente qui ormai fioccano da sole: basta andare in rete per capire cosa sono SDL e la sottostante Fondazione SDL (inusuale per il tipo di attività svolta) solida capitalizzazione, chi è l’avv.Di Loreto del Foro di Roma, di cosa si occupano società e persone, quanto fatturano e come con complesse strategie di multilevel marketing, perchè si interessano stranamente anche di calcio (assai lontano dal loro core business, che sarebbe la consulenza a privati ed imprese contro le malversazioni di banche e finanziarie), che cosa sia il Fondo Brixia alias Brescia Trust. E poi una sintesi della sintesi: a fallimento concluso, diciamo più o meno verso giugno, potrebbe clamorosamente accadere che i Corioni si ricomprino il Brescia per una cicca di tabacco. Credevate davvero che il buon Gino, pensando al suo Brescia, mollasse la presa alzando gli occhi al cielo e rivolgendosi magari alla Madonna di Loreto ? No, più saggiamente si è rivolto a…Di Loreto. Ecco, tutto dipende da come finisce il film.

  8. Concordo con Stradivarius Brixiensis in tutto, tranne la parte finale qunado dice di Corioni che sarebbe in accordo con di Loreto. Sdl in questo momento ha bisogno di "rifarsi una verginità" ed acquisire un immagine nuova di salvatore della patria, visto la condanna dell’Antitrust appena comminata il 9 dicembre 2014 (provvedimento N.PB783/dpsc) di 100.000 Euro per le pratiche scorrette di aggancio dei clienti. Inoltre vi è un malumore montante circa il suo operato fra ex-clienti che preoccupa, oltre, immagino, a cause che questi avranno intentato contro Sdl. In sostanza a Sdl non interessa nulla del Brescia Calcio, è solo uno strumento per una ricaduta di immagine. Musso è presidente del Rezzato Calcio (che, guarda caso si chiama SDL Academy) ha attività imprenditoriali in società con di Loreto, e viene utilizzato da Sdl per dare più credibilità alla proposta del Trust. Gli imprenditori veri, come Bonometti, sono bene informati ed è per quello che ne stanno alla larga. Corioni non c’entra.

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