Per un anno interno è stato vittima del bullismo di un compagno di classe. La vittima è un sedicenne che studia in un istituto superiore vicino a Salò. Come si legge sulle pagine del Giornale di Brescia i due sarebbero compagni di classe. Le azioni di bullismo andavano avanti da più di un anno e vedevano il bullo “spillare” ogni giorno i soldi alla sua povera vittima.
Furti da dieci o venti euro al giorno, ma sufficienti per mandare nel panico la giovane vittima ripetutamente minacciata e vessata, anche psicologicamente.
La vittima, dopo una anno di minacce, è riuscita a denunciare il suo carnefice. In seguito ad una serie di appostamenti i carabinieri sono riusciti a trarre in arresto il giovane 16enne che è stato condannato ai domiciliari con la possibilità di uscire solo per gli impegni scolastici, “per non interrompere i processi educativi”.
qui però è anche colpa dei genitori che evidentemente non si rendono conto di avere un teppistello in casa
c’è sempre qualcuno che ad un certo punto incolpa i genitori…ma voi chi siete per giudicare? conoscete la famiglia? conoscete cosa hanno fatto di giusto o sbagliato questi genitori?
pienamente d’accordo con @Rita. La mela non cade mai lontano dall’albero e certe abitudini a fare i bulli si imparano a casa propria
I genitori non avevano mai notato quei dieci o venti euro in tasca ogni giorno al loro pargolo ? Li spendeva, direte, ma come ? Nessun dubbio, nessun sospetto, nessuna perplessità sulle abitudini del figliolo ? Dài…
per genitori;,,,,,,allor a anche i genitori del ragazzo vittima dovevano accorgersi di qualche cosa,,o no????
In sintesi: i genitori della "vittima" dovevano accorgersi che il giovane teneva loro nascosto per paura come spendeva quegli euro tutti giorni, mentre i genitori del "carnefice" dovevano accorgersi che il giovane aveva in tasca dei soldi non suoi (ovvero dati dai genitori) e come li spendeva. Quindi genitori poco presenti e poco attenti, ma forse è meglio essere i genitori di un pauroso che di un delinquente. O no ?