Trasferta impegnativa per l’An Brescia, sabato la sfida contro il Savona

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Una trasferta ostica nel percorso in campionato: sabato, alle 18, per la quattordicesima giornata, l’An Brescia farà visita alla Carisa Rari Nantes Savona, quinta forza della rassegna tricolore. Dopo le fatiche del mercoledì di coppa, che hanno fruttato il convincente successo sul Radnicki Kragujevac, per l’An un avversario che, finora, non si è distinto per continuità di rendimento, ma che, comunque, vanta una rosa di valore. Rispetto alla passata stagione – conclusa con un brillante quarto posto -, la compagine guidata da Alberto Angelini è rimasta praticamente le stessa, l’unico cambiamento di rilievo è stata la partenza del centroboa Arnaldo Deserti (finito a Bogliasco), rimpiazzato dal pari ruolo, Mislav Tomasic: l’attaccante croato, a causa di un guaio fisico, ha praticamente saltato tutto il girone d’andata e, anche grazie al suo inserimento, i biancorossi hanno offerto notevoli performance come la vittoria (11 a 9) sul quotato Sport Management. Come detto, fin qui, il Savona ha alternato prestazioni di spessore (come, appunto, il successo sul team veronese), a giornate sotto tono (come la sconfitta piuttosto netta – 10 a 4 – in casa della Canottieri Napoli), e questo dato rappresenta una ragione in più perché, da parte di Presciutti e compagni, il livello d’attenzione rimanga alto. L’appuntamento di dopodomani deve essere un’altra importante tappa nel cammino di crescita, deve servire per consolidare le motivazioni, e la convinzione, necessarie per continuare a migliorare.

 

«Il match con Kragujevac – il presidente dell’An, Andrea Malchiodi, fa il punto della situazione -, va considerato come una specie di punto di svolta: grazie a una grande determinazione, la squadra ha reagito efficacemente davanti a una situazione molto delicata. L’unica cosa che contava era vincere, e ci siamo riusciti: la pressione psicologica del non aver altre opzioni che la vittoria – pena, la quasi sicura esclusione dalla lotta per la Final Six -, non ha giocato brutti scherzi, ma, anzi, è stata utilizzata per alimentare la voglia di vincere. Bene così, soprattutto considerando che dal punto di vista della prestazione tecnica, siamo stati tutt’altro che perfetti. Se, in difesa, ci siamo espressi bene, in fase offensiva abbiamo creato ben più di quel che abbiamo raccolto. Questo per dire che i margini di miglioramento sono ancora ampi, che i ragazzi ci sono, il gruppo è, sì, compatto e determinato, ma che il meglio deve ancora venire, che si può fare di più, e tutto l’ambiente ne è convinto. Riguardo alla sfida di Savona, sarà un importante test per verificare le nostre capacità di mantenere la concentrazione al massimo anche a fronte di un notevole stress fisico: la Rari dispone di un ottimo organico, non ha dimostrato continuità di risultati, ma rimane un team da prendere con le molle, e poi la piscina Zanelli non è mai un campo facile».        

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