Brebemi replica a Cominelli (Pd): noi soltanto vittime della criminalità

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Con una nota Brebemi risponde alle accuse lanciate dal procuratore nazionale antimafia Roberto Pennisi e riprese da un’interrogazione al ministro competente della deputata Pd Miriam Cominelli (“Brebemi, criminalità e rifiuti, Cominelli (Pd) interroga il ministro”).

DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DELLA REPLICA

Desta stupore l’affermazione resa dal sostituto procuratore nazionale antimafia Dott. Roberto Pennisi – sentito dalla commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse – secondo cui “l’unico scopo al quale fino a questo momento è servita la Brebemi è stato per interrare rifiuti”. In ossequio alla verità e fermo restando che la dichiarazione è stata estrapolata da un contesto più ampio che fa riferimento a un sistema criminale che interessa l’intero territorio nazionale, sarebbe quantomeno opportuno rammentare che la Società di Progetto Brebemi ha subito le dannose conseguenze del presunto traffico illecito di rifiuti contestato al Sig. Pierluca Locatelli, amministratore di fatto della Ditta Locatelli Geom. Gabriele S.p.A., nell’ambito di un procedimento penale recante un capo di imputazione che, giova precisarlo, non ha nulla a che vedere con il reato di “associazione mafiosa”.

Sin dalle prime fasi del procedimento penale avviato nel 2011 nei confronti della ditta Locatelli – una delle oltre ottocento imprese coinvolte nella realizzazione dell’Opera e imputata nel predetto procedimento per una fornitura di materiale “non idoneo” – Brebemi S.p.A. è stata indicata come “persona offesa dal reato” e, pertanto, è del tutto estranea ai reati ipotizzati e anzi dagli stessi gravemente danneggiata.

La magistratura ha infatti accolto, nel dicembre 2011, la nostra richiesta di dissequestro delle aree non interessate dal conferimento del materiale fornito dalla ditta Locatelli. Conclusesi le operazioni peritali espletate nell’ambito dell’incidente probatorio disposto dal GIP, nonché le necessarie attività di rimozione dei materiali e bonifica, con provvedimento dell’11 luglio 2012 è stato disposto il dissequestro totale e immediato, nonché la restituzione agli aventi diritto delle aree e dei tratti del costruendo collegamento autostradale. Il quantitativo dei materiali forniti dalla Ditta Locatelli, tra l’altro, riguardava appena lo 0,3 % di quelli complessivamente utilizzati per la realizzazione del rilevato autostradale. Brebemi S.p.A. si è inoltre costituita parte civile nel procedimento penale tuttora pendente, al fine di vedere soddisfatte le proprie pretese risarcitorie. Appare quindi oltremodo non corrispondente al vero e fortemente lesiva dell’immagine della SdP Brebemi S.p.A., l’affermazione sopra richiamata.

La Società, peraltro, sin dalle prime fasi di realizzazione dell’autostrada risalenti al 2009, si è attivamente impegnata nelle attività di contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata. Conformemente alla delibera CIPE n. 42/2009 con cui è stato approvato il Progetto Definitivo dell’Opera, Brebemi ha infatti sottoscritto – congiuntamente al proprio Contraente Generale, alla Concedente CAL S.p.A. e alle Prefetture di Bergamo, Brescia, Cremona e Lodi – apposito Protocollo di legalità che, fermi restando gli adempimenti previsti dalla vigente normativa, ha introdotto ulteriori misure intese a rendere più stringenti le verifiche antimafia. Dall’avvio dei lavori a oggi, conseguentemente, ogni impresa che a qualunque titolo abbia partecipato ai lavori di realizzazione del collegamento autostradale, è stata oggetto di puntuali verifiche e controlli, anche attraverso l’acquisizione delle necessarie informazioni antimafia poi raccolte in apposita banca dati.

Tali attività sono state rese possibili dallo stretto coordinamento con le forze dell’ordine che hanno sempre assicurato con la massima diligenza, tempestività e professionalità, ogni più ampio e necessario intervento. Auspichiamo pertanto per il futuro che le informazioni e dichiarazioni rese relativamente alla concessione Brebemi, siano diffuse nel rispetto della verità sostanziale dei fatti, nonché dei doveri imposti dalla lealtà e della buona fede.  

Responsabile Affari Legali

Avvocato Antonio Comes. 

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7 Commenti

  1. Mi sembra di capire che la lettera di Brebemi risponde a un’accusa piuttosto grave. Quella, cioè, di aver realizzato un’autostrada per nascondere rifiuti. Cosa c’entra il link che ha inserito Pier Luigi?

  2. Bella arringa, facciamo che crediamo a tutto quello che scrive. Ma se non è servita nemmeno ad interrare di sfroso rifiuti tossici, a che accidenti è servita, serve e servirà mai questa bella e costosissima (per i contribuenti) colata d’asfalto nota come brebemi?

  3. Non ho mai amato gli avvocati, ma il tuo commento, caro "bravo avvocato", è davvero fuori luogo. La Brebemi, informati un po’ meglio, al contribuente non è costata proprio nulla.Informarsi sempre, prima di parlare…

  4. Mi sa che è Lei a doversi informare, se non è al corrente del regalone ricevuto da Brebemi: 300 MILIONI dallo Stato e 60 MILIONI da Regione Lombardia. Faccia un piccolo sforzo, basta una ricerca semplicissima in rete e vedrà che il salasso per i contribuenti è ampiamente spiegato.

  5. Sono informata meglio di lei, evidentemente. Faccia lei le sue belle ricerche in rete e vediamo se riesce a capire come funziona veramente: Brebemi aveva chiesto la defiscalizzazione già concessa ad altre autostrade e le amministrazioni centrali hanno rifiutato di concedere questa misura (prevista da legge dello Stato). Questo è quanto. Fino a oggi Brebemi non ha avuto neanche un euro pubblico. Può darmi un concreto riferimento che dimostri che Brebemi sta usufruendo del contributo di cui lei parla? Non mi dica "la legge di stabilità", perché lí Brebemi non è neanche nominata. Resto convinta che è sempre meglio informarsi bene.

  6. Dimentica chi sono i soci che controllano la maggiornaza di Brebemi. Dimentica che l’operazione si definiva totalmente e "teoricamnete" finanziata in project financing. Dimentica la struttura di indebitamento finanziario dell’operazione, dimentica il ruolo di Cassa Depositi e Prestiti e del pool di banche che ha "girato" a Brebemi i denari pubblici (raccolta di Poste Italiane, cioè i nostri risparmi), dimentica il doppio ruolo di Banca Intesa come socio ed erogatore al contempo, lucrandoci sul tasso debitore, del finanizamnto in pool. Dimentica che in caso di insolvenza di Brebemi, per perverso meccanismo di garanzie, risponderebbe il Ministero del Tesoro, cioè il pubblico, cioè noi. Dimentica che la defiscalizzazione non fa parte nè di diritti nè di obblighi nè di normativa vigente: è un’opzione valutabile caso per caso dallo Stato. Si rassegni, giulia x, come nel suo acronimo: qui non si può pareggiare, o si vince o si perde. Faccia sapere il suo parere ai cittadini bresciani. Grazie.

  7. Gentile violinista, ho appena chiesto aiuto a wikipedia per farle capire cos’è esattamente un acronimo, da lei impropriamente utilizzato: “l’acronimo è un nome formato con le lettere o le sillabe iniziali o finali, o più genericamente con sequenze di più lettere della singola parola abbreviata, di determinate parole di una frase o di una definizione, leggibili come se fossero un’unica parola”.
    La X ho dovuto inserirla perché un’altra utente si è registrata con il mio stesso nome, non così raro.
    Ci tengo poi a dirle che una cosa è dimenticare, altra cosa è rappresentare i fatti come fai Lei. Per quanto ne so io, ma forse Lei è in possesso di informazioni riservate, Brebemi non ha ricevuto neanche un Euro dallo Stato e CdP agisce in veste di finanziatore (non c’è stato nessun contributo pubblico a fondo perduto). Non è poi vero che il Ministero del Tesoro è tenuto a rispondere dell’eventuale fallimento di Brebemi, il cui bilancio risulta comunque in attivo (stando alle notizie giornalistiche).
    No n è corretto neanche quanto Lei afferma in ordine alla defiscalizzazione, ma la sostanza non cambia.
    Ci tengo piuttosto a dirle che noi bresciani siamo stanchi delle strumentalizzazioni politiche. Il tempo ci dirà se Brebemi è utile o meno. I problemi sono altri e l’accanimento contro Brebemi ci fa pensare che ci sia qualcosa di strumentale, purtroppo non in senso violinistico.

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