Cedegolo, il Musil ospita la Fondazione Aem

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Una visita senz’altro gradita per il Musil di Cedegolo, che ha ospitato una delegazione della Fondazione Aem di Milano, guidata dal presidente Alberto Martinelli, con la presenza, tra gli altri, di Piero Borghini e del sociologo Aldo Bonomi, responsabile della Sezione Territori di EXPO.

Ad accogliere la delegazione il presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli, il direttore generale del Musil di Cedegolo, Pier Paolo Poggio e in rappresentanza  del Comune di Cedegolo, Valentino Gozzi.

“Abbiamo deciso per il mese di marzo – ha dichiarato il presidente Mottinelli – un forum transfrontaliero che coinvolgerà la Valposchiavo (CH), la Valtellina e la Valcamonica: Fondazione Aem e Fondazione MUSIL avranno un ruolo organizzativo e di collegamento con altre realtà territoriali, finalizzato ad una presenza attiva in ambito EXPO”.

“La collaborazione – ha aggiunto il direttore Poggio – si svilupperà poi sui temi della storia, attualità e scenari dell’energia idroelettrica, sull’utilizzo delle risorse naturali e sui problemi specifici delle aree montane”.

Il percorso dell’acqua proposto dal Museo di Cedegolo  è certamente un’esperienza affascinante per i visitatori che potranno seguire l’intero ciclo, ascoltando, guardando, toccando e sperimentando. Dalla sala delle sfere, che ci lascia sospesi tra terra e cielo, alla stanza delle dighe, dove l’acqua si raccoglie in laghi artificiali, arrivando alla sala della turbina,  luogo dove l’esperienza sonora avvolge il visitatore facendogli scoprire il passaggio dell’acqua in energia elettrica.

Un percorso espositivo concepito dunque come esperienza multisensoriale e interattiva; gli allestimenti del Museo sollecitano infatti un coinvolgimento fisico – razionale – emotivo che lascia da sempre i visitatori affascinati e soddisfatti della visita.

“I laboratori didattici – ha concluso il presidente Mottinelli – pensati per i bambini tra gli 8 e i 14 anni sanno stimolare la curiosità nei confronti della scienza e della tecnica e quest’importante attività permette agli studenti di conoscere la storia delle centrali elettriche della Vallecamonica. E’ importante che la storia, le tradizioni, la cultura del nostro territorio venga trasmessa ai giovani, perché siamo di fronte a un ricco patrimonio che, attraverso fonti storiche e orali, è bene continuare a tramandare”.

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