Rovato, centrodestra nel caos. Il Pd rompe gli indugi candidando Bergomi

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(a.t.) A Rovato il caos pre-elettorale regna sovrano, ma a fare chiarezza – in vista delle elezioni di primavera – è arrivata domenica la prima candidatura ufficiale: quella del Partito democratico. L’assemblea degli iscritti del Pd locale (presenti il responsabile Enti locali Massimo Ottelli, il responsabile Lavoro Massimo Reboldi e il segretario di zona Silvio Ferretti) ha infatti chiesto in coro al segretario locale, Angelo Bergomi, di rompere gli indugi e candidarsi a sindaco. Bergomi, ingegnere 37enne, è già stato per un quinquennio vicesindaco con l’amministrazione civica guidata da Andrea Cottinelli (oltre che il più preferenziato di Rovato Civica nella scorsa tornata). Un’esperienza a cui è seguita quella di centrodestra, conclusa anzitempo con la caduta – a causa delle divisioni interne a Lega e Forza Italia – della giunta di Roberta Martinelli.

Il partito ha dato mandato a Bergomi – figura conosciuta e stimata in paese, anche in ambito cattolico – di verificare l’ipotesi di alleanze. Ovviamente a partire da Rovato Civica, compagine che ha governato per un decennio in stretta alleanza con il Pd e che nei giorni scorsi aveva avanzato informalmente la candidatura di Antonio Niglia. Su quest’ultimo nome, però, non c’erano state convergenze. Né del Pd, né dei civici di Semplicemente per Rovato, né del centrista Pier Giuseppe Massetti, tutti possibili alleati in vista delle prossime elezioni. Di qui la decisione del Partito democratico, forte della consolidata gestione targata Bergomi e di un consenso nazionale senza precedenti.

Sul fronte opposto, invece, le acque rimangono particolarmente torbide. Da una parte c’è l’ex sindaco (ed ex leghista) Roberto Manenti, che fa sapere di essere intenzionato a ricandidarsi. Mentre la Lega sta cercando con difficoltà di ricomporre la spaccatura che ha portato alla caduta della scorsa amministrazione. E Forza Italia deve gestire la contrapposizione tra il neocommissario Alessandro Conter e la fronda interna che non gli riconosce alcun ruolo. Il tutto con l’incognita della presenza o meno dell’ex sindaco Martinelli.

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21 Commenti

  1. Altro che caos… Ma se lo sono meritati quelli del centrodestra!!! Però vorrei capire cosa faranno ora i tanti civici impazziti di rovato… Chi votano? Chi sostengono???

  2. Credo che Rovato Civica non possa non sostenere Bergomi, persona seria, impegnata, che ha bene fatto come assessore ed è stato il più votato di Rovato Civica alle scorse elezioni. Con il Pd hanno governato per 10 anni, ora devono essere coerenti.

  3. Premesso che Rovato Civica non potrà che sostenere Bergomi, e che molto probabilmente lo stesso faranno anche altre civiche, credo che il centrodestra abbia poche speranze di vincere stavolta!

  4. Se piove o nevica è colpa della Gelmini,non dei senza testa e senza palle dei romeliani di Rovato .L'ex sindaco di Erbusco noto per il suo mutismo ha coperto la cazzata di aver mandato a casa la Martinelli ,colpevoli di lesa maestà al sen Volpi.Oltre i testoni di Fi per un assessore mancato i veri responsabili sono i salviniani di Rovato che hanno affossato la giunta loro con in testa il Volpino Volpi.

  5. dispiace leggere alcuni commenti che però sono la realtà. Una realtà voluta da chi pensa che i partiti, ed in particolare l’attuale FI siano una cosa loro, una propietà della quale può fare ciò che vuole e nominare chi vuole. la mancanza del passaggio democratico delle elezioni libere all’interno di FI porta a queste situazione da tardo medio evo. Le primarie aperte ad iscritti e simpatizzanti avrebbero la funzione di un tornado in grado di spazzare via rendite di posizione la cui origini sono ignote. non si può pensare che non ha nessuna importanza se il partito prendo tanti o pochi voti, l’importante che io sia capolista e venga rieletto. non si può pensare che andare a cena con Silvio e continuare a dirgli "quanto sei bravo" sia fare politica. poi ci si può scontrare sulle idee. ma prima ci si deve aprire e contare, solo così si è legittimati dal basso e non imposti dall’alto. stare in mezzo alla gente, non in mezzo alle feste, solo così si fa veramente politica.

  6. Infatti i brutti, sporchi e cattivi del PD rovatese, a quanto ho capito dall’articolo, hanno sentito prima i cittadini, hanno convocato l’assemblea degli iscritti, hanno chiesto il loro parere. Fatte le valutazioni del caso sono arrivati all’unanimità a esprimere la loro proposta.
    E poco più di un anno fa avevano fatto un congresso.
    A proposito di coinvolgimento dal basso.

  7. trovo il contro commento inutile in quanto come è ovvio non parlavo del PD. Semplicemente perchè non essendo del PD non commento le sue decisioni. Trovo comunque che in questo periodo il PD o i suoi sostenitori siano euforici. forse troppo. e sinceramente oggi come oggi, in politica, di essere euforico o felice non trovo nulla. ovunque volga lo sguardo.

  8. Non sono del PD e non sono euforico. Voglio solo che nel mio paese, Rovato, si ritorni alla normalità.
    Quella normalità che la giunta uscente ha impedito favorendo i conflitti invece di risolverli.
    E credo che stavolta il PD stia esprimendo le persone adeguate per raggiungere questo risultato. Punto e a capo.

  9. Che simpatici questi leghisti… prima fanno cadere una giunta con le loro beghe (chissà a quale importante tema…..) e solo ora cercano di "ricomporre la spaccatura"…. Ma qualcuno glielo spiega che è tardi!??? Che si poteva farlo prima senza personalismi?

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