Pur in un contesto di perdurante debolezza dell’attività economica, il Banco di Brescia nel 2014 ha accresciuto il Risultato della gestione operativa del 23%. L’ulteriore deterioramento della qualità del credito, in conseguenza del perdurare delle difficoltà dell’economia del nostro Paese, ha tuttavia determinato un aumento del volume delle rettifiche e ciò ha condizionato il Risultato netto di esercizio, che si è comunque attestato a 9 milioni, contro i 3,4 milioni del 2013. Le grandezze dimensionali (mezzi amministrati e impieghi) hanno continuato ad evidenziare una buona tenuta e la solidità patrimoniale si è riconfermata eccellente.
I DATI PATRIMONIALI AL 31 DICEMBRE 2014
Al 31 dicembre 2014 i mezzi amministrati della Clientela hanno raggiunto i 32 miliardi di euro, in crescita del 5,5% rispetto all’anno prima. Al calo della consistenza della raccolta diretta (diminuita da 11,4 a 10,6 miliardi), si è contrapposto l’incremento di quella indiretta che, ai valori di mercato, è aumentata da 18,9 a 21,4 miliardi di euro.
Al 31 dicembre 2014 gli impieghi con la Clientela della Banca si sono attestati a 12,6 miliardi di euro, in linea con l’ammontare dell’anno precedente. Al loro interno, i conti correnti ed i mutui hanno evidenziato un calo, rispettivamente del 10,6% e dell’1,7%, interamente compensato dalla crescita della voce “altri finanziamenti”, di cui il portafoglio commerciale (finanziamenti per anticipi su effetti e documenti salvo buon fine) rappresenta la forma tecnica preponderante.
L’accresciuta rischiosità dei prestiti, provocata dal prolungarsi della recessione, ha determinato un aumento del 13,3% dei crediti deteriorati della Banca. Al loro interno le sofferenze nette si sono attestate a 411,1 milioni, contro i 296 milioni di fine 2013, ed il loro rapporto rispetto agli impieghi complessivi è risultato pari al 3,26%, contro il 2,34% dell’anno precedente. Il costo del credito è risultato pari all’1,45%, rispetto all’1,16% di fine 2013.
A fine anno, il patrimonio della Banca, al netto dell’utile d’esercizio, è risultato pari a 1.397 milioni di euro, in linea con l’ammontare del 31 dicembre 2013. Il rapporto fra il Capitale primario di Classe 1 ed il totale delle attività di rischio ponderate (CET1) si è fissato al 13,57%, ben oltre i valori target di Basilea 3, a conferma della solidità patrimoniale dell’Istituto.
I RISULTATI ECONOMICI AL 31 DICEMBRE 2014
A fine 2014, i proventi operativi, pari a 495,5 milioni, hanno registrato una crescita di 28,7 milioni (+6,2% rispetto all’anno precedente), determinata dalle positive dinamiche del margine di interesse (da 241,1 a 262,4 milioni), delle commissioni (da 198,8 a 212,4 milioni) e degli altri proventi di gestione (da 14,5 a 16,2 milioni). Per contro, il risultato dell’attività di negoziazione e di copertura si è contratto da 12,2 a 4,5 milioni.
Nel corso del 2014 è proseguito lo sforzo gestionale volto all’ulteriore ridimensionamento dei costi operativi, che ne ha prodotto il calo del 3,3% rispetto allo stock dell’anno precedente. In virtù di questa strutturale opera di contenimento, i costi complessivi si sono fissati a 289,1 milioni, di cui: 167,1 milioni per spese del personale, ivi compresi gli incentivi all’esodo (-4,8% rispetto a fine 2013) e 113,3 milioni per altre spese amministrative (-1,3%).
Il Risultato della gestione operativa si attesta a 206,3 milioni contro i 167,7 milioni di fine 2013 (+ 23%). Al netto degli eventi non ricorrenti il risultato operativo si attesta a 218,8 milioni, con un incremento del 20%.
Le dinamiche descritte hanno fissato il valore dell’indice Cost/Income al 58,36% (era il 64,06% l’anno prima). Al netto degli eventi non ricorrenti tale indice migliora dal 60,74% del 2013 al 55,83%.
L’acuirsi della dinamica negativa congiunturale, con particolare riferimento al settore immobiliare, e la politica prudenziale di gestione del rischio di credito – resasi ancor più stringente per il passaggio dal metodo standard al modello avanzato AIRB – hanno ulteriormente elevato le rettifiche sugli impieghi di 37,2 milioni (da 146,3 di fine 2013 a 183,5 milioni), condizionando il risultato finale.
Gli andamenti sopra descritti hanno fissato l’utile di esercizio a 9 milioni (erano 3,4 milioni a fine 2013).
Al 31 dicembre 2014, la struttura operativa del Banco di Brescia si articolava in 316 sportelli, 9 Direzioni territoriali, 9 Centri e 12 Corner Private & Corporate Unity, 7 Centri Estero e 6 Crediti territoriali, con 2.434 dipendenti.