Rifiuti tossici in Valcamonica, Cominelli (Pd): urgono interventi del Governo

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“Il caso della Selca di Berzo Demo in Valle Camonica, con la pesante eredità di 23mila tonnellate di rifiuti avvelenati, provenienti dall’Australia è una piaga del territorio bresciano a tutt’oggi ancora da sanare. Si tratta di un gravissimo caso di inquinamento ambientale con il concreto rischio di contaminazione della falda acquifera, considerando il fatto che a pochi metri sotto il sito di rifiuti abbandonati scorre il fiume Oglio, affluente del Po”, cosi Miriam Cominelli, membro del PD in Commissione d’inchiesta sulle ecomafie, torna sul caso dell’ex stabilimento della Selca presentando una nuova interrogazione parlamentare al Ministro Galletti, insieme al collega Luigi Lacquaniti.

“Nonostante sulla questione dell’Ex Selca”, proseguono i due deputati del PD, “si sia chiusa a dicembre un’inchiesta della procura di Brescia con la richiesta di rinvio a giudizio di cinque persone per reati fallimentari e ambientali, tutti ex dirigenti ed ex titolari della Selca e sullo stesso caso di Berzo Demo si sia interessata anche la commissione parlamentare antimafia che lo inserisce tra le questioni più scottanti e pericolose, assieme alla “terra dei fuochi”, a tutt’oggi la situazione ambientale rimane invariata e le tonnellate di rifiuti tossici contenenti floruri e cianuri rimangono esposte alle intemperie.”

“Per questo”, concludono Cominelli e Lacquaniti, "abbiamo presentato una nuova interrogazione parlamentare al Ministro dell’Ambiente, vista l’urgenza e la gravità della situazione, e per scongiurare rischi alla salute dei cittadini e dell’ambiente, anche ai fini di valutare l’effettivo impatto e la rilevanza dell’inquinamento se non intenda procedere con le necessarie indagini sull’area interessata e se non intenda attivare nuove azioni per reperire le risorse per la bonifica del territorio”.

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