Soccorsi in montagna: in caso di codice bianco pagherà il richiedente

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Approvato nella giornata di oggi il progetto di legge sul soccorso alpino che prevede che d’ora in poi in Lombardia, in caso di negligenza o assenza di necessità di cure, potranno il richiedente dovrà contribuire alle spese del servizio. Nel merito è intervenuto il vice capogruppo della Lega Nord, Fabio Rolfi.

“Con questa legge – spiega Fabio Rolfi – nei casi di negligenza, imprudenza e imperizia gli utenti saranno chiamati a compartecipare ai costi del soccorso alpino secondo criteri che definirà la Giunta in accordo con le realtà del soccorso. Si tratta di un principio fondamentale che nasce dalla volontà di educare al corretto utilizzo della montagna i cittadini, tutelando i soccorritori e le vittime incolpevoli di negligenza. La fruizione dell’ambiente montano infatti è subordinata a regole di buon senso che vanno rispettate, come ad esempio evitare il fuori pista quando il pericolo slavine è alto. Si tratta di un principio già presente e codificato in altre realtà regionali, di cui alcune governate dallo stesso Pd che qui in Lombardia ha alzato le barricate contro questa norma. Non sarà un nuovo ticket ma un contributo di compartecipazione per coloro che chiameranno l’elicottero inutilmente, o per situazioni di difficoltà causate da negligenza che, è bene ricordare, comportano costi non indifferenti per tutta la collettività lombarda.

Bisogna sottolineare allo stesso tempo che la legge prevede anche un impegno per la Regione relativo al far conoscere in modo più diffuso le regole della montagna, proprio perché – conclude Fabio Rolfi – lo scopo ultimo di questo provvedimento è di carattere educativo e non certamente punitivo.”

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1 COMMENT

  1. Certo, a prima vista pare sensato far pagare chi spreca risorse preziose come vuol dare a intendere chi sostiene questo provvedimento, ma la realtà è che si continuano a diminuire i servizi gratuiti e si tende a farne pagare sempre di più. Qualcuno era arrivato a sostenere che i ticket sanitari servono a contenere l’abuso di farmaci e adesso ci ritroviamo con le persone che non si curano perché non hanno abbastanza soldi… Oggi mettono a pagamento l’elicottero ma prima o poi arriveranno anche all’ambulanza solo per chi se la può permettere…

  2. se l’idea e quella descritta e ottima, ma siamo in italia e bisognera poi vedere come verranno messe in pratica le cose…. troppa gente sottovaluta i pericoli e poi al di la del mero fattore economico mette a rischio l’incolumita dei soccorritori stessi.

    e bene precisare che sono fondate le preoccupazioni di cui sotto,ma e abbastanza palese,spero,che sia chiaro che il soccorso in caso di aiuto non si nega a nessuno e non verranno a chiedere il numero della carta di credito e poi forse ti venidamo a prendere, l’idea di fondo deve essere "noi ti salviamo,ma se hai fatto stupidaggini poi a casa ti arrivera la fattura del carburante dell’elicottero" lo trovo molto piu educativo di una banale multa dato che perlomeno in questo caso i soldi pagati si sapra dove sono andati a finire,cosa che non accade con le contravvenzioni dove si paga e poi non si sa mai per cosa.

  3. Un’ottima idea per fare cassa considerando che un’ora di elicottero costa quasi 10.000 (diecimila ) euro. Gli amanti della montagna ringraziano.

  4. Contributo a carico di coloro che chiameranno l’eliambulanza "inutilmente" ? Veniamo al dunque dell’emergenza. In altre parole, chi chiama dovrebbe saper distinguere a priori un calo di pressione da un’ ischemia cerebrale, un trauma cranico da un escoriazione del cuoio capelluto, una contusione da una frattura scomposta. Invece di tante elucubrazioni della cippa lippa, ci si aspetterebbe che la Regione azzerasse i vtalizi passati, presenti e futuri dei consiglieri, così di eliambulanze ne volerebbero tre anzichè una in caso di emergenza.

  5. allora in linea di principio e di pancia sembrerebbe cosa buona e giusta ma siccome ci troviamo in Italia finira’ che chi potra’ si paghera’ avvocato e fara’ causa e molto facilmente la vincera’ chi invece non potra’ dovra’ pagare diventando sempre piu’ schiavo e povero del sistema. Le assicurazioni comunque ringraziano

  6. Avete letto i giornali di questi giorni con i dati di quante chiamate inutili e falsi allarmi ci sono anche sul 112.
    Giusto responsabilizzare… soprattutto chi decide di fare i fuoripista

  7. Era ora!!! A questo punto tutti i governatori delle altre regioni Italiane devono prenderne esempio e porre cosi ‘ fine alla totale gratuità delle costose operazioni di soccorso alpino e far pagare al cittadino imprudente in emergenza le operazioni di salvataggio! !!! Paolo De Luca Maestro di Sci e Accompagnatore di media Montagna Pietracamela ( Te ).

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